Non correre che cadi

Al via il progetto formativo “NON CORRERE CHE CADI”, organizzato dal Coordinamento Educazione Fisica- Sportiva di Bologna, in collaborazione con AICS BOLOGNA e ARTI DI ORIENTE.

Il progetto nasce in seno al nuovo settore di FormazioneSP-AICS Training” del Comitato Provinciale di Bologna ed è rivolto a 25 Insegnanti di Educazione Fisica che si scontrano spesso con il tentativo degli studenti di sottrarsi “a priori” agli errori ed ai fallimenti della vita scolastica e quotidiana; un tema esasperato anche dai social, che permettono di offrire un’immagine di sé priva di imperfezioni ed insuccessi.

Spesso questa indisponibilità psicologica si traduce in una rigidità fisica che limita l’esplorazione di nuove discipline e modalità di utilizzo del proprio corpo nello spazio.
E’ come se si rimanesse sotto l’affettuosa ingiunzione genitoriale del “non correre che cadi!”: una intimazione tanto comune quanto scorretta, poiché è necessariamente compresa nell’atto del correre la possibilità di cadere; a sua volta questa possibilità non può e non deve scoraggiare l’atto del correre, espressione indispensabile, vitale e sana della corporeità dei bambini e dei ragazzi!

Il progetto prevede sei incontri formativi a carattere esperienziale (2 laboratori e 4 attività fisiche di discipline diverse) per riflettere su questi temi e tradurli in esercizi e contenuti trasferibili ai ragazzi.

SPAICS TRAINING- Spazio alla Formazione – Primo Laboratorio per Insegnanti di Educazione Fisica – Sportiva di Bologna sul tema dell’errore, della caduta, del fallimento.

Presso la sede di Arti di Oriente si è tenuto il primo incontro formativo con gli insegnanti del progetto “Non Correre Che Cadi!”.
La prima giornata è stata condotta da Simona Marchesini Referente Formazione AICS Bologna – e dalle mani esperte di Silvia Casturà (Blu Sole snc): attraverso un Laboratorio sono state prodotte sculture informali, lavorando Terre diverse e texture, alternando caso e intenzionalità, impegno, errore ed infine…vere e proprie cadute degli oggetti creati.
Il tutto come punto di partenza di alcune riflessioni sull’errore: cosa ci impedisce di metterci in gioco fino in fondo? Qual è il nostro personale modo di rapportarci all’errore? Come può la caduta e l’imprevisto aprire al nuovo e all’inatteso? A volte l’errore, come in alcune ricette culinarie inventate proprio per sbaglio (tarte tatin, corn flakes, crepe suzette ecc…) è una via maestra che conduce a risultati diversi da quelli attesi, ma a volte altrettanto o maggiormente di valore o semplicemente più conformi a noi stessi e ai nostri valori.

SPAICS TRAINING – Spazio alla Formazione – Secondo Incontro per Insegnanti di Educazione Fisica-Sportiva di Bologna sul tema dell’errore, della caduta, del fallimento: l’insegnamento del Judo

Attraverso la didattica del Judo Tradizionale, i 25 insegnanti impegnati nel progetto “Non Correre che Cadi” hanno sperimentato alcuni concetti importanti: trasformare ogni caduta in una nuova opportunità, fondamentale in situazioni complesse che non hanno una “formula” risolutiva, ma richiedono una gestione contingente, spesso da ricercare con costanza attraverso diversi tentativi.
Imparare a cadere” prima di imparare a far cadere, primo step di un allenamento del Judo Tradizionale: vincere la paura con la preparazione, mettersi in condizioni di sicurezza e sapersi immediatamente rialzare per essere pronti a un nuovo confronto. E come “gestire la vittoria” e i successi, celebrandoli per fissare l’autostima, ma dimenticandosene subito dopo per non rimanerne condizionati e per non perdere la capacità di sperimentare? Il Laboratorio sul tatami è stato condotto da Guido Marchiani, Maestro di Judo Arti di Oriente, Romeo Dalmastri, Maestro di Judo Kire Pianoro e i nostri formatori SP-AICS Training.