Cinquant’anni fa, l’addio al Tram
[di Marco Poli] Bologna, 4 novembre 2013 – DOPO 83 anni al servizio della mobilità pubblica, le rotaie andarono definitivamente in pensione; mentre i tram elettrici furono messi in quiescenza dopo 59 anni di esercizio.
Cinquant’anni fa, l’addio al Tram
di Marco Poli
Bologna, 4 novembre 2013 – DOPO 83 anni al servizio della mobilità pubblica, le rotaie andarono definitivamente in pensione; mentre i tram elettrici furono messi in quiescenza dopo 59 anni di esercizio. Il 2 ottobre 1880 era entrato in funzione il primo ‘tramway’ a cavalli che faceva servizio sulla linea Stazione ferroviaria-piazza Nettuno: a gestire il servizio fu una società belga (Les tramways de Bologne); mentre l’11 febbraio 1904, finalmente, avvenne la prima corsa del tram a trazione elettrica, con servizio a pagamento, sulla linea Indipendenza-stazione-Zucca: nove carrozze che partivano ogni 10 minuti. Fu il presidente dell’azienda municipalizzata Atm, Giorgio Scarabelli, a invitare le autorità a partecipare «alla cerimonia inaugurale della trasformazione della linea tramviaria di San Ruffillo che avrà luogo domenica 3 novembre 1963 alle ore 9,45 in piazza Minghetti». L’invito poi proseguiva: «Nell’occasione verrà solennizzata l’ultima corsa dell’ultimo tram di Bologna».
QUEL 3 novembre un tram della linea 13-San Ruffillo, la vettura n. 210, fra ali di folla plaudente, fece l’ultima corsa, dirigendosi definitivamente nel deposito Zucca. Dalle migliaia di cittadini partirono parole di gratitudine verso il tram, mentre gli occhi di tanti ex tramvieri tradivano la commozione: come se assistessero al funerale di un amico o del compagno di lavoro di una vita intera. Il tram lasciò posto ad autobus e filobus e le rotaie furono in parte rimosse e in parte coperte dall’asfalto. Dal 1963 e per lustri i bolognesi continuarono a chiamare ‘tramvieri’ gli autisti del bus: e ancora oggi, alle fermate, si può sentire qualcuno che dice: «Ma quando arriva il tram?». Quando, nel 1993, per meno di un anno fui assessore al traffico, proposi il progetto di nuove linee tramviarie ottenendo molte reazioni positive. Poi, dopo anni di silenzio, apparve all’orizzonte il Civis. E tutti sappiamo come è andata…
di Marco Poli
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