Monologo sul calcio al Teatro San Salvatore
Venerdì 29 novembre alle 21. 30 al Teatro San Salvatore ( Via del Volto Santo 1) Andrea Mitri porta in scena FUORIGIOCO DI RIENTRO, un monologo ispirato dalle sue esperienze di giocatore professionista.
Monologo sul calcio al Teatro San Salvatore
Venerdì 29 novembre alle 21. 30 al Teatro San Salvatore ( Via del Volto Santo 1) Andrea Mitri porta in scena FUORIGIOCO DI RIENTRO, un monologo ispirato dalle sue esperienze di giocatore professionista.
La storia dell’immaginario Mirko Botteghi, calciatore troppo presto frenato dagli infortuni, è raccontata dalle voci di compagni di squadra, allenatori e tifosi.
Un viaggio nel calcio di una volta, quando i campi erano sterrati, i tacchetti di cuoio edi il mito dei ragazzini era Gianni Rivera, il giocatore che non sudava mai.
Ingresso euro 13 info e prenotazioni 334 344 0177
Promo video http://www.youtube.com/watch?v=Nbn8qirQsrM
Associazione Culturale Teatri Divaganti
FUORIGIOCO DI RIENTRO
( Vita calcistica di Mirko Botteghi )
di e con Mitri Andrea
Regia di Alberto Di Matteo
Fuorigioco di rientro è nel gergo calcistico il ricevere palla in posizione regolare ma proveniendo da una situazione di fuorigioco al momento del l’inizio del passaggio.
Andrea Mitri, ex-calciatore professionista a livello anche di serie B ed attualmente tra le varie cose attore nell’ambito dell’improvvisazione teatrale, prova in qualche modo a rientrare in quello che è stato per molto tempo il suo mondo, vedendolo dalla posizione privilegiata di chi da quell’ambiente si è staccato ed ha nuovi strumenti per ricordarlo ed analizzarlo. Un ritorno solo apparentemente nostalgico, ma in realtà ricco della vitalità di chi reincontrando un ambiente conosciuto è in grado di coglierne con ironia esagerazioni e vezzi.
Utilizzando il teatro di narrazione, il cabaret, il lavoro sui personaggi e qualche brano di Sheakespeare, l’attore, solo in scena, prova a raccontare per passaggi laterali la vita dell’immaginario Mirko Botteghi, calciatore troppo presto frenato dagli infortuni; cercando di regalare allo spettatore una visione dall’interno, di un mondo troppo spesso visto dall’esterno in maniera esaltativa oppure viceversa all’occorrenza deni-gratoria.
Ne esce un percorso divertente e divertito tra figurine probabilmente dismesse del calcio: da quella più nota di Gianni Rivera fino ad altre probabilmente sconosciute ma in grado di raccontare allo spettatore un mondo dove ancora non esistevano i campi di erba sintetica.
Un viaggio tra le persone a convalidare la tesi di Velasco, allenatore della nazionale di pallavolo brevemente prestato al calcio, che comunque aldilà di tutto, il calcio rimane sempre un gioco in cui ventidue uomini in mutande si divertono ad inseguire un pallone.
Andrea Mitri, 54 anni, è stato giocatore professionista a livello di serie B e C con Ternana, Triestina, Monza ed altre squadre. Ha fatto anche l’alle-natore a livello di settore giovanile con Siena, Empoli e Fiorentina.
Si occupa di teatro dal 1990. Ha partecipato ai Match di improvvisazione Teatrale e altri spettacoli di improvvisazione quali “Comedy” e “Legami e legumi”. Negli ultimi anni si è avvicinato al teatro di testo.