VENTI ANNI DI JACK FRUSCIANTE
LOCOMOTIV CLUB – venerdì 12 settembre – reading di ENRICO BRIZZI – DIAFRAMMA e SANTO NIENTE live
VENTI ANNI DI JACK FRUSCIANTE
reading di ENRICO BRIZZI tratto da “Jack Frusciante è uscito dal gruppo”
SANTO NIENTE live
DIAFRAMMA live
dalle 00:30 djset di Francesco Locane
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> apertura porte ore 21:00
> reading di Enrico Brizzi 21:30
> Santo Niente live 22:00
> Diaframma live 23:15
> ingresso 5€
> dalle 00:30 gratuito, inizio djset
> tessera AICS obbligatoria (8€)
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Party che ha già del memorabile, a celebrare un piccolo pezzo di storia che appartiene a tutti coloro,
Bolognesi e non, che si riconoscono ancora oggi nella fotografia fatta da Enrico Brizzi di quel periodo storico.
Per l’occasione Brizzi proporrà un reading tratto dal libro e a seguire si esibiranno i Santo Niente e i Diaframma.
A seguire i concerti di balla con il djset di Francesco Locane.
ENRICO BRIZZI:
Nasce a Bologna nel 1974, da padre professore di Storia moderna all’università e madre insegnante. Frequenta da adolescente il Liceo Galvani di Bologna (che diventerà storpiato in “Caimani” nel primo libro). Esordisce non ancora ventenne con il suo primo romanzo Jack Frusciante è uscito dal gruppo, tradotto in ventiquattro paesi e divenuto film nel 1996. Si tratta, tanto dal punto di vista del successo commerciale quanto dell’impatto sul costume giovanile, di uno degli esordi più clamorosi nella narrativa italiana dal Dopoguerra ad oggi e narra la sua personale esperienza di vita, tra famiglia e amici, e lo si può identificare nel protagonista del romanzo.
All’ingombrante esordio, l’autore ha fatto seguire il tenebroso Bastogne (una delle opere più rilevanti della scena pulp italiana che ha fatto diventare Brizzi uno dei principali rappresentanti del gruppo di scrittori definiti I Cannibali), storia del nizzardo Ermanno Claypool e dei suoi amici teppisti in rivolta contro una società perbenista. Sulla copertina originale del libro compariva una vignetta-ritratto di Zanardi opera di Andrea Pazienza, e nel 2006 il romanzo ha ispirato l’omonima graphic novel disegnata da Maurizio Manfredi e dedicata allo stesso Pazienza e Stefano Tamburini. L’onirico Tre ragazzi immaginari, ispirato nella struttura dal racconto di Charles Dickens Regalo di Natale, e nelle atmosfere alle cronache carnascialesche medioevali, completa, nel 1998, un’ideale trilogia della giovinezza.
La trilogia è stata riedita nel 2004 sotto forma di cofanetto, insieme al quarto romanzo Elogio di Oscar Firmian e del suo impeccabile stile. Dopo un volume di racconti scritti insieme all’autore noir bolognese Lorenzo Marzaduri, L’altro nome del rock, e un “esperimento di cover elettrica di Joseph Conrad” ambientato in Madagascar, Razorama, che segnano il passaggio dell’autore alla Arnoldo Mondadori Editore, Enrico Brizzi è tornato alla ribalta nel 2005 con il romanzo di viaggio Nessuno lo saprà. Viaggio a piedi dall’Argentario al Conero, ispirato ad una reale camminata fra Tirreno e Adriatico compiuta dall’autore l’anno precedente.
Dal tour di presentazione del libro insieme alla band bolognese Frida X è nato un disco, Nessuno lo saprà. Reading per voce e rock’n’roll band. Nell’estate del 2006 ha compiuto, insieme a una staffetta d’una dozzina di amici, un viaggio “a forza di gambe” fra Canterbury e Roma, terminali della Via Francigena, che ha impegnato l’autore per tre mesi e ha dato vita a un reportage in cinque puntate per il settimanale L’espresso, seguito nel maggio 2007 dal nuovo romanzo Il pellegrino dalle braccia d’inchiostro, che vede quattro amici in marcia attraverso le Alpi e decisi a fuggire da un inquietante pellegrino tedesco coperto di tatuaggi.
Fra gli autori italiani che più l’hanno influenzato, Brizzi ha sempre citato al primo posto Pier Vittorio Tondelli. Dopo la pubblicazione de Il pellegrino dalle braccia d’inchiostro, ha realizzato un omonimo spettacolo in collaborazione con la band genovese Numero 6, un’ora di musica e letture definito come “reading in concerto per viandanti del XXI secolo”. Il nuovo reading è stato replicato per una ventina di date nel corso del 2007 e nel 2010 è diventato un disco (scaricabile online).[2]
Nell’aprile 2008 ha intrapreso un secondo viaggio sulle orme dei pellegrini medievali, durato oltre due mesi, fra Roma e Gerusalemme. Nel novembre dello stesso anno ha dato alle stampe per l’editore Laterza una raccolta di sette racconti dedicata alla propria città, dal titolo La vita quotidiana a Bologna ai tempi di Vasco, ristampata due volte nel giro di quindici giorni. Sempre del 2008 è il romanzo ucronico L’inattesa piega degli eventi, ambientato nel 1960, in un mondo dove l’Italia fascista ha rotto in tempo l’alleanza con Adolf Hitler schierandosi contro la Germania ed uscendo dalla Seconda guerra mondiale come potenza vincitrice.
Nel mese di giugno 2009 intraprende un nuovo viaggio a piedi, con la sua compagnia Francigena XXI, sul tracciato tutto italiano della Linea gotica. Il 3 novembre 2009 pubblica il romanzo La Nostra guerra, prequel de L’inattesa piega degli eventi, dove Lorenzo Pellegrini racconta la propria adolescenza sullo sfondo ucronico di un secondo conflitto mondiale che vede l’Italia schierata al fianco degli Alleati contro la Germania nazista.
Fra aprile e luglio del 2010, Brizzi cammina per sentieri e strade secondarie dall’Alto Adige alla Sicilia nell’ambito dell’iniziativa “Italica 150. Viaggio a piedi dalla Vetta d’Italia a Capo Passero nel centocinquantesimo anno dell’Unità nazionale”. Il reportage è pubblicato dal mensile Rolling Stone sui numeri che vanno da maggio a settembre 2010.
Nel mese di ottobre 2010 esce per Laterza la cronistoria La vita quotidiana in Italia ai tempi del Silvio, che ripercorre le vicende politiche e televisive degli ultimi 25 anni, contrappuntate dai racconti di prima mano dell’autore alle prese con i protagonisti della tv pubblica e privata. Dai testi nasce uno spettacolo con la band bolognese Yuguerra, che porta nella primavera 2011 alla pubblicazione del cd La vita quotidiana in Italia[3] per l’etichetta Irma Records, ai quali partecipano in qualità di ospiti l’ex CCCP, CSI e PGR Giorgio Canali, Freak Antoni degli Skiantos, Steno dei Nabat, membri del collettivo Wu Ming e Gianluca Morozzi.
Nel maggio 2011 vengono presentati il romanzo Gli Psicoatleti, parzialmente ispirato al viaggio a piedi dell’anno precedente, e il film-documentario Italica 150, firmato dalla regista Serena Tommasini Degna: proiettato per la prima volta al Trento Film Festival, alterna immagini del viaggio a interviste e filmati d’archivio, e conta su una colonna sonora che vede presenti, tra gli altri, Roy Paci, Johnson Righeira, Freak Antoni e Flor de mal. Esce nel 2012, in occasione del Salone del Libro di Torino, il terzo volume di racconti per Laterza, dal titolo La legge della giungla, basato sugli anni trascorsi dall’autore nei lupetti del branco “Candida Luna”.
Nella stessa primavera Brizzi presenta un nuovo circuito per camminatori chiamato Gran Giro Psicoatletico d’Italia[4], coprendo il primo dei quattro itinerari che lo compongono: il Giro della Libertà da Roma a Venezia, 750 chilometri sulle orme di Anita e Giuseppe Garibaldi[5]. Il 20 novembre 2012, nel giorno del suo trentottesimo compleanno, presenta alla stampa Lorenzo Pellegrini e le donne, il terzo capitolo della Epopea Fantastorica Italiana.
Il volume esce per Italica edizioni[6] e per Brizzi si tratta di un ritorno alle piccole case editrici e un regalo agli aficionados: i primi cinquecento volumi, infatti, sono firmati, autenticati a mano e arricchiti da un omaggio in stile, in vendita esclusiva sull’eMPORIO[7] della casa editrice. Al Salone Internazionale del Libro di Torino del 2013 Brizzi presenta la raccolta di racconti L’arte di stare al mondo, in uscita per Mondadori Electa. Nella primavera dello stesso anno, è la volta del secondo viaggio a piedi del Gran Giro Psicoatletico d’Italia[4], il Giro delle Tre Venezie da Venezia a Riva del Garda via Trieste e Trento, con un percorso che si snoda attraverso i luoghi-chiave della Prima guerra mondiale.
Nella primavera 2014 Brizzi firma insieme alla regista Serena Tommasini Degna il film-documentario “Alta Via dei Parchi”, dedicato all’omonimo percorso escursionistico istituito dalla Regione Emilia-Romagna fra il Passo della Cisa e il Monte Carpegna. Al Salone Internazionale del Libro dello stesso anno presenta la raccolta di racconti d’argomento ciclistico In piedi sui pedali (Mondadori), quindi si dedica al terzo viaggio a piedi del Gran Giro Psicoatletico d’Italia, che muove da Limone sul Garda alla volta di Torino attraverso Lombardia, Canton Ticino, Piemonte e Valle d’Aosta, combinando percorsi quali la Bassa Via del Garda, la Via Mercatorum e tratti del Sentiero Italia e della Via Alpina.
DIAFRAMMA:
I Diaframma sono uno dei gruppi più rappresentativi della famosa scena fiorentina degli anni ottanta.
Sono arrivati fino ai giorni nostri dopo numerosi cambi di formazione e un temporaneo scioglimento: tuttora l’unico componente rimasto è il cantante, chitarrista e autore Federico Fiumani, perno da sempre della formazione. Da ricordare anche il primo cantante Nicola Vannini e il secondo Miro Sassolini, quest’ultimo voce nei primi tre album della band: Siberia, 3 Volte Lacrime e Boxe.
Dalla darkwave degli esordi, i Diaframma si sono via via orientati verso un punk rock cantautoriale. Durante i vari cambi di formazione, diversi musicisti hanno contribuito alla vita della band, sia in studio che in tour: Gianni Cicchi, Alessandro Raimondi, Renzo Franchi Daniele Trambusti, Alessandro Gerbi, Gianni Cerone, Alessio Riccio, Lorenzo Moretto (batteria), Simone Giuliani (tastiere/cori), Alessandro Gherardi (tastiere), Leandro Cicchi,Leandro Braccini, Guido Melis, Riccardo “Foggy” Biliotti, Lorenzo Alderighi (basso).
La canzone “Libra” è citata nel famoso romanzo di Enrico Brizzi “Jack Frusciante è uscito dal gruppo” (pag 54) nella sua versione live con riferimenti alla voce di Federico Fiumani.
Il disco “Il Dono” è un tributo che vari artisti indipendenti italiani hanno fatto ai Diaframma. Tra questi: Marlene Kuntz, Tre Allegri Ragazzi Morti, Le luci della centrale elettrica,The Niro e molti altri. Il tributo è stato negato ai Baustelle da parte della loro casa discografica Warner nonostante avessero già inciso il loro pezzo.
Un documentario dal titolo ‘Federico Fiumani di queste distanze’ è stato girato dal regista Flavio Sciolè nel 2006
SANTO NIENTE – tour del ventennale e.. tour d’addio:
“Il 2015 sarà il ventesimo anno di attività ufficiale del Santo Niente (anche se la storia è iniziata un po’ prima) e sarà anche il suo ultimo anno di vita. Ci sarà modo di parlarne a lungo, ma, con tutta la tranquillità e l’accettazione del mondo, con la massima serenità va detto che la mancanza d’interesse nei confronti del progetto e dell’ultimo album rende insensato il dispendio d’energie necessario per tenere operativi a tempo indeterminato la band e un bel live show che purtroppo pochissimi hanno potuto vedere (e che è piaciuto moltissimo a chi lo ha visto). Altrettanto insensato è mettere in cantiere un nuovo album. Quindi speriamo di riuscire a organizzare un piccolo giro di concerti d’addio nel corso della prossima stagione indoor e della prossima estate. Dopo smetterò di cantare e mi dedicherò ad altri progetti musicali che nulla avranno a che fare col rock italiano.E’ una decisione che non mi fa soffrire e che mi libera da un enorme peso, quello di propormi come frontman, cosa che ho sempre vissuto con un certo disagio. Quello che mi mancherà di più saranno i grandi momenti in sala prove e on the road con Stonino LilBrosky Bosco, Federico Babdel Sergente e Lorenzo Conti, ( I Cuori neri (carte) you, siete grandissimi, il Santo Niente migliore che ci sia mai stato) ma magari no, perché non è detto che non si continui a suonare insieme. Io lo spero.
Umberto Palazzo”
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