Associazione TREES – 1 PREMIO, 1 POESIA, 107 BOSCHI. AUGURI!
Associazione TREES
1 PREMIO, 1 POESIA, 107 BOSCHI. AUGURI!
Caro/a socio/a, sostenitore/trice, amico/a,
siamo felicissimi di poter condividere con te il Premio CoopIN per l’open innovation di Confcooperative Emilia-Romagna, che ci è stato consegnato venerdì mattina dal presidente Francesco Milza e dall’assessore regionale alle attività produttive Palma Costi: una soddisfazione enorme che costituisce un riconoscimento per tutto il lavoro che sta accompagnando la fase di transizione dall’associazione Trees alla cooperativa DIVENTARE ALBERI ®, oltre che l’augurio di poter festeggiare nel 2019 il primo dei 107 boschi diffusi in permacultura di comunità, dove disperdere ceneri di cremazione di persone e animali d’affezione e mettere a dimora nuove piante per nascite e adozioni.
Un altro splendido regalo ci arriva dalla poetessa Valentina Meloni, che ringraziamo: un omaggio intimo e intenso al nostro progetto, che vi invitiamo a leggere nella lentezza del prossimo tempo festivo, magari davanti alla magia di un camino acceso.
Buon Natale e buon anno a tutt*!
Un giorno diventerò un albero
un giorno, quando i miei capelli avranno smesso di crescere,
vorrei essere un salice, frusciare al sole primavere di foglia
pettinarmi con il vento e spettinarmi con il temporale.
un giorno quando il mio cuore non sarà più così rosso
forse avrà smesso anche di farmi male. allora vorrò
diventare un tiglio: lasciare i suoi mille cuori verdi al cielo
palpitare, come lui essere albero-soglia, sollevare il velo.
un giorno quando le mie gambe saranno ferme in orizzontale
io mi leverò dritta su punte di radice, e forse sarò più felice
quando tra le mie braccia-rami bruciando cadrà una stella.
allora farò di ogni ruga corteccia, solchi e carie scriveranno,
silenziosi, il mio dolore. un giorno quando sarò albero, forse.
quel giorno se non avrò più lacrime per piangere
stillerò gemme ambrate di cipresso e quando non vedrai più
le mie mani muoversi in nessuno dei miei gesti,
me le farò prestare dal castagno d’india: in antichi mudra,
composte, le mie nuove cinque verdi dita, dentro una carezza.
non conterò più i giorni della specie umana
il mio sarà un vivere di anelli e sospensioni
e il tempo circolare, della natura e delle stagioni,
in un respiro mi riporterà alla mia vecchia casa.
avrò occhi di faggeta selvatica e lunghe ciglia di tillandsia
la mia bocca silenziosa in calici di mandorlo e di magnolia,
esplodendo nella fioritura, farà tacere tutte le parole.
avrò seni neri scolpiti in legno d’ebano e fianchi misteriosi,
di betulla. il mio sesso sarà un frutto acerbo, forse avrà il sapore
aspro di una pesca e i semi, i temerari, avranno ali e polpa,
nel loro viaggio ancora mi porteranno altrove.
lascerò fuori gli inverni e mi coprirò della loro neve;
anche il mio grembo ferito avrà i suoi piccoli nidi,
oscuri e inattesi, nel tronco cavo di un olivo centenario.
un giorno quando sarò diventata albero smetterò
di essere carne e sangue, il mio nuovo vivere avrà
il sapore verde della linfa, la morbidezza antica
di un tronco di sequoia. e resisterà al fuoco dei giorni,
alla cenere degli anni, ai proiettili e ai colpi dei malanni.
come sorella forse avrò un’amadriade, formiche e uccelli
per parenti e amici. e come madre, ancora, la foresta.
un giorno vi parlerò con parole nuove, con la saggezza
di chi sta fermo e non può più camminare, ma non ditelo
alla volpe, al picchio, allo scoiattolo o si spaventeranno,
nel mio tronco non faranno tane, non li potrò più accarezzare.
quel giorno non potrete più dire che sarò morta, dite piuttosto
che, come l’albero la foglia, avrò cambiato d’abito il mio colore.
da “Alambic”, Edizioni Progetto Cultura, 2018
Associazione di Promozione Sociale TREES
Via Santo Stefano 15 – 40125 Bologna – Italia
+39 3476071674 (italiano)
+39 3396418562 (english)