Laura Di Toma capodelegazione della nazionale di Judo in Brasile
Domenica 30 Novembre una rappresentativa nazionale italiana di Judo composta da 5 atleti parteciperà ad una manifestazione denominata “International Judo Challenge” organizzata dalla Confederazione Brasiliana di Judo e consistente in un confronto amichevole per squadre miste tra Brasile e Italia.
Laura Di Toma capodelegazione della nazionale di Judo in Brasile
Domenica 30 Novembre una rappresentativa nazionale italiana di Judo composta da 5 atleti parteciperà ad una manifestazione denominata “International Judo Challenge” organizzata dalla Confederazione Brasiliana di Judo e consistente in un confronto amichevole per squadre miste tra Brasile e Italia. La manifestazione è l’evento clou che accompagnerà l’inaugurazione del primo centro Pan Americano di Judo, che è stato costruito nella regione metropolitana di Salvador de Bahia.
Il centro costruito in tempi record, servirà in primo luogo ad acclimatare gli atleti che andranno in Brasile per partecipare ai prossimi giochi olimpici di Rio 2016; e fa parte di un progetto più ampio voluto dal presidente della federazione internazionale di Judo, Marius Vizer, che prevedrà la creazione di 5 intercentri mondiali, uno per continente, dedicati al Judo, con lo scopo di incrementare la pratica di questa disciplina che si è attestata al terzo posto tra gli sport più seguiti alle Olimpiadi, uno degli sport più praticati al mondo. Il centro copre una superficie di 20.000 metri quadrati, si compone di un palazzetto con 2.000 posti a sedere, una piscina, una foresteria e diversi campi da gioco oltre che impianti vari.
A guidare la delegazione italiana è stata chiamata la Ma Laura Di Toma, presidente della Dojo Equipe Bologna nonché tecnico della nazionale italiana di Judo e che ricordiamo è la prima e unica donna ad aver raggiunto il grado di 7° DAN in Italia. La carriera agonistica della Di Toma è costellata da tre titoli europei, 19 titoli italiani e da quell’argento mondiale che ha fatto da apripista all’entrata del judo femminile alle Olimpiadi avvenuta nel 1992 a Barcellona (mentre quello maschile era entrato a Tokio 1964). Poi è iniziata una carriera da tecnico di società specializzata nei settori giovanili mentre a livello federale dal 2006 è alla guida le nazionali under 20 e under 17. Da alcuni anni poi Laura Di Toma è anche presidente del Dojo Equipe Bologna, il centro di eccellenza per il Judo Olimpico che rappresenta Bologna nel mondo fin dalla fondazione nel 1992.
A sottolinearne l’importanza, l’evento sarà trasmesso in diretta televisiva in tutto il Sud America, mentre dall’Italia lo si potrà seguire in streaming tramite il sito della IJF.
Sarà un’impresa quasi impossibile per una rappresentativa italiana segnata dalle tante assenza, vista la contemporaneità con i Campionati Italiani Assoluti di Judo, ma mandare Laura Di Toma ha un grosso significato simbolico: una bandiera del Judo e dello sport italiano che a distanza di 34 anni dalla medaglia d’argento vinta al primo mondiale di judo femminile della storia (New York 1980) è ancora nei cuori e negli occhi dei 30 milioni di judoisti che praticano questo sport a livello planetario.
Non possiamo che augurare un grande in bocca al lupo alla Signora del Judo Italiano, patrimonio del mondo sportivo bolognese.
[ Laura Di Toma ]