Centro Vaikuntha: Destra o Sinistra? Come prendere la giusta direzione
Sabato 20 luglio 2019
ORE 17:00 MANTRA
ORE 18:00 CONFERENZA
A seguire: Mantra, danza e cena vegetariana
Sabato 20 luglio 2019
A seguire: Mantra, danza e cena vegetariana
IKIGAI ROOM BOLOGNA
Giovedì 18 luglio 2019
La storia del sake. Degustazione di un sake ancestrale
La storia del sake e la sua evoluzione nei tempi moderni. Come si consumava prima, fino a come si abbina oggi.
Laboratorio sulla storia e degustazione del sake ( o più correttamente, nihonshu )condotta da Giovanni Baldini di Firenze Sake, uno dei massimi conoscitori e portavoce in Italia del sake contemporaneo.
Durante la serata sarà possibile provare e scoprire un sake unico e inedito a Bologna finora: il sake non pastorizzato, e non solo.
Se intanto volete scoprire qualcosa di più del #sake, leggete questo articolo sul sito di Ikigai:
https://www.ikigairoom.it/sake-scopriamolo-insieme/
La partecipazione all’evento è riservata ai soci AICS Emilia Romagna 2018/19.
Prenotazione obbligatoria con contributo a persona di 15 € (tessera AICS esclusa per chi non fosse ancora socio), effettuabile al seguente link
oppure direttamente in sede.
Posti limitati a 15 persone.
Inizio lezione e degustazione ore 19:30 puntuale.
evento facebook
https://www.facebook.com/events/476870879809043/
TOLLERARE L’INTOLLERABILE
Venerdì 28 giugno ore 21
Estiamo Insieme – Parco di Villa Spada
La violenza dilaga in ogni epoca e in ogni forma. I bersagli più semplici sono coloro che restano ai margini delle dinamiche di potere. Le donne sono infatti protagoniste di molte opere come Antigone, Otello, Medea. I grandi autori hanno in effetti, attraverso le loro opere, reso tollerabile ciò che l’essere umano civilizzato riterrebbe intollerabile.
Tomax Teatro
Venerdì 28 giugno 2019
Tollerare l’intollerabile
TOLLERARE L’INTOLLERABILE
Venerdì 28 giugno ore 21
Estiamo Insieme – Parco di Villa Spada
La violenza dilaga in ogni epoca e in ogni forma. I bersagli più semplici sono coloro che restano ai margini delle dinamiche di potere. Le donne sono infatti protagoniste di molte opere come Antigone, Otello, Medea. I grandi autori hanno in effetti, attraverso le loro opere, reso tollerabile ciò che l’essere umano civilizzato riterrebbe intollerabile.
INGRESSO GRATUITO
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https://www.facebook.com/events/2124849234294792/
2019, Associazioni, Cultura, Eventi Cinema
IKIGAI ROOM BOLOGNA
Giovedì 30 maggio 2019
Proiezione di La Faute des Fleurs, a portrait of Kazuki Tomokawa
(Proiezione gratuita riservata soci #AICS 2018/19. Apertura circolo ore 18:00, inizio proiezione ore 21:30)
Continua la rassegna di #Ikigai dedicate alle sottoculture del Giappone contemporaneo, con il documentario “La Faute des Fleurs” di Vincent Moon (2009), incentrato sul musicista e poeta Tomokawa Kazuki.
Ancora una volta la rassegna vede incrociarsi personaggi e interpreti chiave di quella che è stata la cultura dissidente in Giappone, quali Wakamatsu Koji, Nagisa Oshima, oltre alle proteste antinucleari, la musica e il cinema d’avanguardia, il dissenso politico.
“La Faute des Fleurs — a portrait of Kazuki Tomokawa 友川カズキ”
–
un film di Vincent Moon
Versione in giapponese con sottotitoli in inglese / 2009 / Giappone / Colore / 70min.
Vincitore del Sound and Vision Award 2009 Winner al Copenhagen International Documentary Film Festival (CPH: DOX 2009)
Per l’articolo completo, visitate il blog di Ikigai al https://www.ikigairoom.it/tomokawa-kazuki-la-faute-des-fleurs/
Kazuki Tomokawa:
Poeta, cantante, artista, commentatore di gare ciclistiche, saggista, attore, bevitore.
Un artista che incarna miracolosamente il romanticismo del poeta vagabondo, una rarità in un’epoca in cui la nostra stessa libertà significa che abbiamo dimenticato come vivere.
Nato a Hachiryu-mura (ora ribattezzato Mitane-machi), Akita nel nord del Giappone il 16 febbraio 1950, il vero nome di Tomokawa è Tenji Nozoki. Fu cresciuto dai nonni, circondato dalla natura rigogliosa del fiume Mitane che sfocia nel lago Hachiro. Durante i suoi anni alla scuola media di Ukawa, Tomokawa era uno studente particolarmente scarso e non mostrava alcun interesse per la letteratura. Tuttavia, per caso un giorno in biblioteca si imbatté nella poesia Hone (Bone) del poeta simbolista giapponese Chuya Nakahara, dell’inizio del XX secolo. Questa poesia lo scosse nel profondo, e iniziò a scrivere i suoi versi. Dopo aver lasciato la scuola media, entrò al Liceo Tecnico di Noshiro, una scuola famosa per il suo programma di pallacanestro. Mentre dirigeva la squadra di basket della scuola, iniziò a leggere molto – divorando libri del romanziere decadente Osamu Dazai e del noto critico letterario Hideo Kobayashi. (In seguito ha allenato la squadra per un po’ di tempo, uno dei suoi studenti rappresenterà poi il Giappone ai Giochi Olimpici).
Ispirato da Bob Dylan e altri, i primi anni ’70 in Giappone videro un boom della musica popolare. Tomokawa si trovò coinvolto nel movimento, imparò a suonare la chitarra acustica e cominciò a mettere in musica le sue poesie. Nel 1975 fece il suo tanto atteso debutto discografico, pubblicando l’album Yatto Ichimaime (Finally, The First Album). In questo periodo conobbe i membri del gruppo rock radicale giapponese Zuno Keisatsu. Si trovò particolarmente bene con il percussionista del gruppo, Toshiaki Ishizuka, che sarebbe poi diventato uno dei più importanti collaboratori musicali di Tomokawa. Alla fine degli anni Settanta Tomokawa era molto impegnato con diverse compagnie teatrali, scrivendo canzoni per le loro opere teatrali e persino apparendo sul palco come attore. Questo fu un periodo in cui cercava sempre nuovi spazi in cui esprimere la sua creatività. È anche in questo periodo che si interessò per la prima volta all’arte.
Tomokawa ha tenuto la sua prima mostra personale a Tokyo nel 1985, con il supporto del critico d’arte Yoshie Yoshida. Da allora ha avuto mostre in tutto il Giappone e ha attirato l’attenzione e gli elogi di artisti e opinionisti come lo scrittore outsider Kenji Nakagami e il poeta Yasuki Fukushima.
Nel 1993, Tomokawa ha diede alle stampe l’album Hanabana no Kashitsu (Fault of Flowers) per la PSF Records, etichetta fino ad allora meglio conosciuta per la musica d’avanguardia e il rock psichedelico. L’album attirò molte lodi dal compositore contemporaneo Shigeaki Saegusa, e improvvisamente Tomokawa vide molti dei suoi album fuori stampa ristampati. Il rapporto tra la PSF Records e Tomokawa continua ancora oggi, producendo un flusso costante di uscite. Uno dei suoi album sotto la PSF è Maboroshi to asobu (Playing with Phantoms, 1994), che ha aperto un nuovo terreno artistico col suo incontro con musicisti di free jazz. In questo periodo, Tomokawa produsse anche una serie di libri – la raccolta di poesie Chi no banso (Earth Accompaniment), un libro illustrato, Aozora (Blue Sky, testo di Wahei Tatematsu, illustrazioni di Tomokawa), e una raccolta di saggi, Tenketsu no kaze (Wind from the Skyhole). Più recentemente Tomokawa è diventato noto come un’autorità sulle corse in bicicletta, lavorando come commentatore al canale televisivo satellitare Speed Channel, e scrivendo una rubrica di corse per un giornale serale. Le corse in bicicletta sono oggi una delle principali ossessioni di Tomokawa.
Nel 2004 Tomokawa è apparso nel film Izo del regista di culto Takashi Miike, incentrato sulla figura dell’assassino del XIX secolo Izo Okada, ritraendo scene di carneficine e massacri e viaggi nel tempo. Tomokawa appare come un misterioso cantante che simboleggia i processi mentali del killer, e canta cinque canzoni nel corso del film. Tomokawa ha anche fornito la musica per il film 17 sai no fukei (Cycling Chronicles: Landscapes the Boy Saw) di Koji Wakamatsu del 2005. Da quando è passato alla PSF, Tomokawa ha continuato a pubblicare un album all’anno. La sua reputazione ha cominciato a crescere all’estero, e negli ultimi anni si è esibito in Scozia, Belgio, Svizzera, Francia e anche in Corea nell’autunno del 2009.
Mentre la musica di Tomokawa è stata accolta calorosamente da artisti e appassionati di musica, ciò non significa che sia difficile da capire. Piuttosto è il risultato ironico del suo modo di vivere come artista. Con il passare degli anni, la musica e l’arte di Tomokawa sembrano diventare ancora più belle, sempre più pure, e continueranno sicuramente ad ispirare i suoi ascoltatori con il coraggio di essere se stessi.
VINCENT MOON
Nato a Parigi nel 1979, all’età di 18 anni Vincent decise di voler vedere tutto, di imparare le cose da solo, per curiosità, anche se questo avrebbe potuto portare alla sovralimentazione, e così per dieci anni. Da quell’esperienza sono nate le immagini, prima attraverso la fotografia, che ha studiato sotto l’influenza di Michael Ackerman e Antoine D’Agata. Qualche anno dopo, scoprendo l’opera di Peter Tscherkassky, le sue immagini acquistano movimento/mozione. Grazie a Internet ha sviluppato diversi progetti legati alla musica, dirigendo video per Clogs, Sylvain Chauveau, Barzin, The National.
Nel 2006, travolto dalla bellezza di Step Across the Border, diretto da Nicolas Humbert e Werner Penzel, sul chitarrista inglese Fred Frith, ha creato con Chryde “the Take Away Shows project”, il video podcast della Blogotheque (www.takeawayshows.com). Questa serie di documentari outdoor consiste in sessioni video improvvisate con musicisti, ambientate in luoghi inaspettati e trasmesse liberamente sul web. In 3 anni è riuscito a girare oltre un centinaio di clip con band come REM, Arcade Fire, Sufjan Stevens, Beirut, Grizzly Bear e molte altre. Ha perfezionato uno stile immediatamente riconoscibile di inquadrature intime, fragili, danzanti e ombreggianti, e allo stesso tempo ha cambiato l’idea di quello che dovrebbe essere un video musicale. L’intero ‘concept’ è stato poi esportato in tutto il mondo da molti giovani registi ispirati dal suo naturale approccio organico alla musica.
Mentre lavora alle sue mostre Take Away, Vincent Moon tiene anche progetti collaterali, esplorando altri formati, sperimentando le relazioni tra immagini e suoni. Ha diretto un saggio cinematografico sulla band newyorkese The National dal titolo “A skin, A night”, uscito nel maggio 2008. È stato il principale creatore del cult “Miroir Noir”, un film di 76 minuti su The Arcade Fire e ha poi lavorato a stretto contatto con Michael Stipe e REM su diversi progetti video e web legati al loro ultimo album: il saggio di 48′ “6 Days”, un documentario gratuito sulla registrazione di “Accelerate”, il progetto web sperimentale di novanta giorni chiamato “90nights”, il video e sito web unico per il singolo “Supernatural Superserious”, e l’acclamato “This Is Not a Show” (co-diretto da Jeremiah, l’altro giovane regista musicale francese), un film dal vivo sulle loro performance dublinesi considerato come uno dei film live più unici di tutti i tempi.
Ha pubblicato nel novembre 2007, insieme a Chryde, la fondatrice della Blogotheque, un film molto particolare con Beirut, dove tutte le 12 canzoni del suo nuovo album sono state girate per le strade di Brooklyn, in un finto esperimento one-take.
Nel tentativo di trovare nuove strade per la musica da film, prendendo le distanze dai formati mainstream e commerciali, ha girato nel 2006 un mediometraggio gonzo al Festival ATP, “Sketches from a Nightmare”, il primo di una serie su questo festival, e ha partecipato attivamente al film di 90 minuti All Tomorrow’s Parties, uscito nel 2009 con il plauso della critica. Nell’ottobre 2007, Warp Films lo ha assunto come regista di video musicali.
Un’altra parte della sua vita è ora dedicata a lunghi ritratti su musicisti di culto e rari – realizzati con Antoine Viviani e Gaspar Claus, collaboratori di lunga data, la serie “Musicians of Our Times” (due volumi sono stati completati finora), “Little Blue Nothing” sugli Havels, una mitica coppia praghese, e “La Faute des Fleurs”, spesso considerato il suo lavoro migliore, su Kazuki Tomokawa, cantante folk giapponese estremo.
Links:
https://www.vincentmoon.com/
www.lafautedesfleurs.com
http://kazukitomokawa.com/
#japanesemusic #documentary #japanesefolk #kazukitomokawa #musicagiapponese #japanesecinema #psf #experimentalmusic
evento facebook
https://www.facebook.com/events/2084989965137909/
IKIGAI ROOM BOLOGNA
Giovedì 30 maggio 2019
Proiezione di La Faute des Fleurs, a portrait of Kazuki Tomokawa
Continua la rassegna di #Ikigai dedicate alle sottoculture del Giappone contemporaneo, con il documentario “La Faute des Fleurs” di Vincent Moon (2009), incentrato sul musicista e poeta Tomokawa Kazuki.
Ancora una volta la rassegna vede incrociarsi personaggi e interpreti chiave di quella che è stata la cultura dissidente in Giappone, quali Wakamatsu Koji, Nagisa Oshima, oltre alle proteste antinucleari, la musica e il cinema d’avanguardia, il dissenso politico.
“La Faute des Fleurs — a portrait of Kazuki Tomokawa 友川カズキ”
–
un film di Vincent Moon
Versione in giapponese con sottotitoli in inglese / 2009 / Giappone / Colore / 70min.
Vincitore del Sound and Vision Award 2009 Winner al Copenhagen International Documentary Film Festival (CPH: DOX 2009)
Per l’articolo completo, visitate il blog di Ikigai al https://www.ikigairoom.it/tomokawa-kazuki-la-faute-des-fleurs/
Kazuki Tomokawa:
Poeta, cantante, artista, commentatore di gare ciclistiche, saggista, attore, bevitore.
Un artista che incarna miracolosamente il romanticismo del poeta vagabondo, una rarità in un’epoca in cui la nostra stessa libertà significa che abbiamo dimenticato come vivere.
Nato a Hachiryu-mura (ora ribattezzato Mitane-machi), Akita nel nord del Giappone il 16 febbraio 1950, il vero nome di Tomokawa è Tenji Nozoki. Fu cresciuto dai nonni, circondato dalla natura rigogliosa del fiume Mitane che sfocia nel lago Hachiro. Durante i suoi anni alla scuola media di Ukawa, Tomokawa era uno studente particolarmente scarso e non mostrava alcun interesse per la letteratura. Tuttavia, per caso un giorno in biblioteca si imbatté nella poesia Hone (Bone) del poeta simbolista giapponese Chuya Nakahara, dell’inizio del XX secolo. Questa poesia lo scosse nel profondo, e iniziò a scrivere i suoi versi. Dopo aver lasciato la scuola media, entrò al Liceo Tecnico di Noshiro, una scuola famosa per il suo programma di pallacanestro. Mentre dirigeva la squadra di basket della scuola, iniziò a leggere molto – divorando libri del romanziere decadente Osamu Dazai e del noto critico letterario Hideo Kobayashi. (In seguito ha allenato la squadra per un po’ di tempo, uno dei suoi studenti rappresenterà poi il Giappone ai Giochi Olimpici).
Ispirato da Bob Dylan e altri, i primi anni ’70 in Giappone videro un boom della musica popolare. Tomokawa si trovò coinvolto nel movimento, imparò a suonare la chitarra acustica e cominciò a mettere in musica le sue poesie. Nel 1975 fece il suo tanto atteso debutto discografico, pubblicando l’album Yatto Ichimaime (Finally, The First Album). In questo periodo conobbe i membri del gruppo rock radicale giapponese Zuno Keisatsu. Si trovò particolarmente bene con il percussionista del gruppo, Toshiaki Ishizuka, che sarebbe poi diventato uno dei più importanti collaboratori musicali di Tomokawa. Alla fine degli anni Settanta Tomokawa era molto impegnato con diverse compagnie teatrali, scrivendo canzoni per le loro opere teatrali e persino apparendo sul palco come attore. Questo fu un periodo in cui cercava sempre nuovi spazi in cui esprimere la sua creatività. È anche in questo periodo che si interessò per la prima volta all’arte.
Tomokawa ha tenuto la sua prima mostra personale a Tokyo nel 1985, con il supporto del critico d’arte Yoshie Yoshida. Da allora ha avuto mostre in tutto il Giappone e ha attirato l’attenzione e gli elogi di artisti e opinionisti come lo scrittore outsider Kenji Nakagami e il poeta Yasuki Fukushima.
Nel 1993, Tomokawa ha diede alle stampe l’album Hanabana no Kashitsu (Fault of Flowers) per la PSF Records, etichetta fino ad allora meglio conosciuta per la musica d’avanguardia e il rock psichedelico. L’album attirò molte lodi dal compositore contemporaneo Shigeaki Saegusa, e improvvisamente Tomokawa vide molti dei suoi album fuori stampa ristampati. Il rapporto tra la PSF Records e Tomokawa continua ancora oggi, producendo un flusso costante di uscite. Uno dei suoi album sotto la PSF è Maboroshi to asobu (Playing with Phantoms, 1994), che ha aperto un nuovo terreno artistico col suo incontro con musicisti di free jazz. In questo periodo, Tomokawa produsse anche una serie di libri – la raccolta di poesie Chi no banso (Earth Accompaniment), un libro illustrato, Aozora (Blue Sky, testo di Wahei Tatematsu, illustrazioni di Tomokawa), e una raccolta di saggi, Tenketsu no kaze (Wind from the Skyhole). Più recentemente Tomokawa è diventato noto come un’autorità sulle corse in bicicletta, lavorando come commentatore al canale televisivo satellitare Speed Channel, e scrivendo una rubrica di corse per un giornale serale. Le corse in bicicletta sono oggi una delle principali ossessioni di Tomokawa.
Nel 2004 Tomokawa è apparso nel film Izo del regista di culto Takashi Miike, incentrato sulla figura dell’assassino del XIX secolo Izo Okada, ritraendo scene di carneficine e massacri e viaggi nel tempo. Tomokawa appare come un misterioso cantante che simboleggia i processi mentali del killer, e canta cinque canzoni nel corso del film. Tomokawa ha anche fornito la musica per il film 17 sai no fukei (Cycling Chronicles: Landscapes the Boy Saw) di Koji Wakamatsu del 2005. Da quando è passato alla PSF, Tomokawa ha continuato a pubblicare un album all’anno. La sua reputazione ha cominciato a crescere all’estero, e negli ultimi anni si è esibito in Scozia, Belgio, Svizzera, Francia e anche in Corea nell’autunno del 2009.
Mentre la musica di Tomokawa è stata accolta calorosamente da artisti e appassionati di musica, ciò non significa che sia difficile da capire. Piuttosto è il risultato ironico del suo modo di vivere come artista. Con il passare degli anni, la musica e l’arte di Tomokawa sembrano diventare ancora più belle, sempre più pure, e continueranno sicuramente ad ispirare i suoi ascoltatori con il coraggio di essere se stessi.
VINCENT MOON
Nato a Parigi nel 1979, all’età di 18 anni Vincent decise di voler vedere tutto, di imparare le cose da solo, per curiosità, anche se questo avrebbe potuto portare alla sovralimentazione, e così per dieci anni. Da quell’esperienza sono nate le immagini, prima attraverso la fotografia, che ha studiato sotto l’influenza di Michael Ackerman e Antoine D’Agata. Qualche anno dopo, scoprendo l’opera di Peter Tscherkassky, le sue immagini acquistano movimento/mozione. Grazie a Internet ha sviluppato diversi progetti legati alla musica, dirigendo video per Clogs, Sylvain Chauveau, Barzin, The National.
Nel 2006, travolto dalla bellezza di Step Across the Border, diretto da Nicolas Humbert e Werner Penzel, sul chitarrista inglese Fred Frith, ha creato con Chryde “the Take Away Shows project”, il video podcast della Blogotheque (www.takeawayshows.com). Questa serie di documentari outdoor consiste in sessioni video improvvisate con musicisti, ambientate in luoghi inaspettati e trasmesse liberamente sul web. In 3 anni è riuscito a girare oltre un centinaio di clip con band come REM, Arcade Fire, Sufjan Stevens, Beirut, Grizzly Bear e molte altre. Ha perfezionato uno stile immediatamente riconoscibile di inquadrature intime, fragili, danzanti e ombreggianti, e allo stesso tempo ha cambiato l’idea di quello che dovrebbe essere un video musicale. L’intero ‘concept’ è stato poi esportato in tutto il mondo da molti giovani registi ispirati dal suo naturale approccio organico alla musica.
Mentre lavora alle sue mostre Take Away, Vincent Moon tiene anche progetti collaterali, esplorando altri formati, sperimentando le relazioni tra immagini e suoni. Ha diretto un saggio cinematografico sulla band newyorkese The National dal titolo “A skin, A night”, uscito nel maggio 2008. È stato il principale creatore del cult “Miroir Noir”, un film di 76 minuti su The Arcade Fire e ha poi lavorato a stretto contatto con Michael Stipe e REM su diversi progetti video e web legati al loro ultimo album: il saggio di 48′ “6 Days”, un documentario gratuito sulla registrazione di “Accelerate”, il progetto web sperimentale di novanta giorni chiamato “90nights”, il video e sito web unico per il singolo “Supernatural Superserious”, e l’acclamato “This Is Not a Show” (co-diretto da Jeremiah, l’altro giovane regista musicale francese), un film dal vivo sulle loro performance dublinesi considerato come uno dei film live più unici di tutti i tempi.
Ha pubblicato nel novembre 2007, insieme a Chryde, la fondatrice della Blogotheque, un film molto particolare con Beirut, dove tutte le 12 canzoni del suo nuovo album sono state girate per le strade di Brooklyn, in un finto esperimento one-take.
Nel tentativo di trovare nuove strade per la musica da film, prendendo le distanze dai formati mainstream e commerciali, ha girato nel 2006 un mediometraggio gonzo al Festival ATP, “Sketches from a Nightmare”, il primo di una serie su questo festival, e ha partecipato attivamente al film di 90 minuti All Tomorrow’s Parties, uscito nel 2009 con il plauso della critica. Nell’ottobre 2007, Warp Films lo ha assunto come regista di video musicali.
Un’altra parte della sua vita è ora dedicata a lunghi ritratti su musicisti di culto e rari – realizzati con Antoine Viviani e Gaspar Claus, collaboratori di lunga data, la serie “Musicians of Our Times” (due volumi sono stati completati finora), “Little Blue Nothing” sugli Havels, una mitica coppia praghese, e “La Faute des Fleurs”, spesso considerato il suo lavoro migliore, su Kazuki Tomokawa, cantante folk giapponese estremo.
Links:
https://www.vincentmoon.com/
www.lafautedesfleurs.com
http://kazukitomokawa.com/
#japanesemusic #documentary #japanesefolk #kazukitomokawa #musicagiapponese #japanesecinema #psf #experimentalmusic
2019, aics, Associazioni, Cultura, Musica Locomotiv Club
LOCOMOTIV CLUB -sabato 25 maggio 2019 – June of 44 nascono a Louisville alla meta’ degli anni novanta(1994), dall’incontro di quattro musicisti provenienti da altri gruppi di primissimo piano nella travolgente onda musicale pulsante in quegli anni
LOCOMOTIV CLUB
sabato 25 maggio 2019
June of 44 + Yaguar live at Locomotiv Club | Bologna
June of 44 live
opening act: YAGUAR
_________________________________________
Doors: 20:30
YAGUAR on stage: 21:15
JUNE OF 44 on stage: 22:15
> ingresso 15€ + d.d.p.
> TicketOne: https://bit.ly/2UWiphI
> Boxer: https://bit.ly/2UPz7z5
> tessera AICS 2018-2019 obbligatoria (8€)
_________________________________________
June of 44 nascono a Louisville alla meta’ degli anni novanta(1994), dall’incontro di quattro musicisti provenienti da altri gruppi di primissimo piano nella travolgente onda musicale pulsante in quegli anni: il batterista Doug Scharin,il bassista e part-time trombettista Fred Erskine,il chitarrista/cantante Jeff Mueller e il chitarrista/cantante Sean Meadows.
Nonostante le lusinghiere e apprezzate bands da cui essi provenivano,Codeine/Rex , Hoover/CrownHateRuins, Rodan, Lungfish/Sonora , fu con i June of 44 che i quattro musicisti raggiunsero nuove vette espressive, allargando a dismisura la prospettiva e gli immaginari sonori fino ad allora utilizzati ,regalandone l’ispirazione alle generazioni successive…..un’ispirazione ancora ardente ai giorni nostri.
Un grande e inconsapevole talento permise loro di affermare linguaggi sconosciuti ,esprimendo ritmiche nervose che sfociano in atmosfere sognanti, fraseggi tesi e taglienti di chitarre elettriche che insinuandosi dolcemente nella coscienza sonora aprono squarci di poesia ,sussurrata da cambi e stacchi nervosi sottomessi al dominio del ritmo.Sei anni di vita intensissima ,con frequenti ed estenuanti tour in tutto il mondo , quattro albums e due ep , raccontano il carattere e la liberta’ di una band che ha fuso i fondamentali di culture musicali differenti evolvendoli in un suono unico e uno stile originale .
Poi, come una stella che senza riposarsi brilla intensamente consumandosi velocemente, il gruppo si dissolve nel 2000 ,
e ognuno prende nuovamente strade separate, con altre eccellenti formazioni ,Shipping News , Him ,Sonora Pine .
La loro popolarità è rimasta intatta, come succede alle bands che hanno scritto e scrivono la storia della musica,
e ancora più intatto e straordinario e’ il motivo che ha riunito i June of 44, gli stessi elementi per la prima volta dopo 19 anni :
la gioia di partecipare al trentesimo anniversario degli amici UZEDA organizzato dalla band catanese nella loro citta” a maggio 2018..
E cosi a Maggio di quest’anno 2019,eludendo ulteriormente ogni logica e prevedibile prospettiva , i June of 44 attraverseranno l’Italia ,suonando da nord a sud ,concludendo questo giro europeo in Spagna,a Madrid e a Barcellona/Primavera).
_______________________________________________
Locomotiv Club
Via Sebastiano Serlio 25/2, 40128 Bologna
www.locomotivclub.it
instagram: @locomotivclub
________________________________________________
Per ulteriori info contattateci su info@locomotivclub.it o al 3480833345
evento facebook
https://www.facebook.com/events/2379967842283996/
2019, aics, Associazioni, Cultura, Musica Locomotiv Club
LOCOMOTIV CLUB – sabato 11 maggio 2019 – Noi suoniamo, dal vivo, ma a cantare sarete voi. Una specie di Karoke gigante si cantano Lo Stato Sociale Calcutta Tiziano Ferro Rolls Royce di Achille Lauro Popx Vieni da me abbracciami e fammi sentire cheee ueeeee deficienteeeee negli occhi ho una boooootte che perde ecco così
LOCOMOTIV CLUB
sabato 11 maggio 2019
CANTA INDIE. CANTA MALE. a Bologna • Locomotiv
CANTA INDIE CANTA MALE A BOLOGNA
Noi suoniamo, dal vivo, ma a cantare sarete voi.
Una specie di Karoke gigante si cantano Lo Stato Sociale Calcutta Tiziano Ferro Rolls Royce di Achille Lauro Popx Vieni da me abbracciami e fammi sentire cheee ueeeee deficienteeeee negli occhi ho una boooootte che perde ecco così
► A seguire AVANZI DI BALERA dj set
SABATO 11 MAGGIO –
h. 21:45 –> ingresso Canta Indie 5 euro
h. 23:45 –> ingresso Avanzi di Balera 5 euro
Ingresso cumulativo Canta Indie + Avanzi di Balera 8 euro
Il tutto riservato ai soci AICS
LOCOMOTIV CLUB, Bologna
★ ☆★ ☆★ ☆★ ☆★ ☆★ ☆★ ☆★ ☆★ ☆★ ☆★ ☆★ ☆
Canta indie. Canta male.
Sognate di indossare una pelliccia, una tuta acetata Adidas, un sacchetto in testa?
Sognate di cantare con un bicchiere in mano su un palco circondati da gente che canta e urla insieme a voi?
Sognate un posto intimo, un pianoforte, luci soffuse, cuscini a terra e la possibilità di stona-gridare a pieni polmoni “Completamente”?
Lo sappiamo.
Anche noi.
Stanchi delle serate karaoke in cui il repertorio spazia da “Felicità” di Albano e Romina Power a “Io Vagabondo”, abbiamo deciso di dare la possibilità a chiunque voglia di far uscire il Tommaso Paradiso che c’è in voi con una serata di karaoke votata all’Indie italiano degli ultimi anni: Cosmo, Gazzelle, I Cani, Officina della Camomilla, Giorgio Poi, Truppi, Frah Quintale, Carl Brave X Franco126, PopX e perché no, pure Lo Stato Sociale.
evento facebook
https://www.facebook.com/events/391428198111979/
Teatro Alemanni 17-18 maggio
VENERDÌ 17 MAGGIO 2019 ore 21.00
UNO, NESSUNO… TRE
TRE ATTI UNICI DI LUIGI PIRANDELLO:
L’IMBECILLE – LA PATENTE – ALL’USCITA
Tre composizioni in cui Pirandello esprime il conflitto tra illusione e realtà, affrontandolo sul versante sia sociale che esistenziale.
Interpreti: Patrizia Angelone, Werther Capelli, Biagio Caruso, Beppe Cerone, Alessandro Fanti, Matteo Martinelli,
Antonio Miliani, Alida Piersanti, Giovanna Sabbatani, Sebastiano Spada
Costumi: Maria Grazia Lorenzo. Luci: Dimitri Campanella. Scenografia: Danial Ghalandari
Regia: Graziano Ferrari
SABATO 18 MAGGIO 2019 ore 21.00
La Compagnia Daimò presenta:
IL FANTASMA DI CASTEL SOLE
Una commedia gialla e misteriosa, se hai coraggio e non hai paura dei fantasmi puoi indovinare chi
e’ l’assassino! Ambientato all’Agriturismo Castel Sole immerso nell’appennino tosco emiliano, la nuova gestione attende i primi ospiti ma qualcosa rompe gli schemi e solo se hai fede riuscirai a passare la notte!
Scritto e diretto da: Gabriele Morandi
Interpreti: Francesca Grandi, Fabio Moscariello, Samuele Montalbano Von Kaspiterina, Daniela Melandri, Katia Modica, Andrea Indino, Isabella Magarò, Francesca Licciardello, Mirela Barbat
2019, aics, Associazioni, Cultura, Musica Locomotiv Club
LOCOMOTIV CLUB – venerdì 27 aprile 2019 – I LOREN, dopo la pubblicazione dei singoli “Ci salveremo tutti”, “Giganti” e “Blister”; il 14 Dicembre 2018 pubblicano con Garrincha Dischi il primo album “LOREN”, che…
LOCOMOTIV CLUB
venerdì 27 aprile 2019
27.04.19 • Loren • Locomotiv • Bologna
LOREN
I LOREN, dopo la pubblicazione dei singoli “Ci salveremo tutti”, “Giganti” e “Blister”; il 14 Dicembre 2018 pubblicano con Garrincha Dischi il primo album “LOREN”, che dopo il primo mese di pubblicazione ha superato i 150.000 ascolti e da Febbraio saranno in tour in tutta Italia per tutto il 2019!
Ascolta album “LOREN” su Spotify:
https://spoti.fi/2RWSJFb
L’album d’esordio e omonimo dei LOREN è il frutto di due anni di lavoro dei ragazzi fiorentini e degli incontri che ne hanno segnato e rivoluzionato il percorso. Il disco è composto da canzoni pop, alcune più impegnate e generazionali, altre più intime e personali.
Il disco e’ stato registrato in tre studi differenti; Il primo, in ordine cronologico, è lo Zoo Studio di Luciano Ligabue che ha invitato i LOREN a svolgere la prima parte del lavoro nel suo studio privato di Correggio. Nel disco si ritrova il clima sognante di quelle giornate e i consigli e le chiacchierate con Luciano e i suoi fonici (Alberto Paderni su tutti). Il secondo e’ il Firstline Studio di Follonica di Alex Marton, produttore artistico della band, che ha affiancato e accompagnato il gruppo come un fratello maggiore in ogni fase del disco.
Il terzo e’ il Donkey Studio di Medicina, lo studio interno di Garrincha Dischi, in cui con Enrico Roberto Carota (Lo Stato Sociale) e Nicola Hyppo Roda (Keaton, Costa) sono stati perfezionati i suoni di synth e tastiere che hanno affinato il sapore elettronico che si rintraccia negli arrangiamenti.
LOREN, dopo tutti questi passaggi, e’ un disco che vuole essere diretto e appassionato, un po’ come le cose fatte le prime volte. E’ un album di brani arrangiati in modi diversi tra loro che però stanno insieme in un discorso che vuole essere più ampio possibile.
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LOCOMOTIV CLUB – venerdì 12 aprile 2019 – “Rehab”, pubblicato dall’etichetta Asian Fake il 25 maggio, ad oggi ha totalizzato oltre 7 milioni di streams: un concept album dal forte profilo identitario, un’opera che rappresenta lo specchio di una parte di vita del giovane rapper romano, interamente scritta e prodotta dall’artista stesso.
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venerdì 12 aprile 2019
Ketama126 in concerto a Bologna // Locomotiv Club
Zamboni53 Store & LOCOMOTIV CLUB Bologna presentano:
Ketama Centoventisei – “REHAB LIVE TOUR”
BOLOGNA // LOCOMOTIV CLUB
“Rehab”, pubblicato dall’etichetta Asian Fake il 25 maggio, ad oggi ha totalizzato oltre 7 milioni di streams: un concept album dal forte profilo identitario, un’opera che rappresenta lo specchio di una parte di vita del giovane rapper romano, interamente scritta e prodotta dall’artista stesso.
Il termine “Rehab” è da intendersi come riabilitazione attraverso la musica, la crescita artistica che svela un nuovo Ketama126.
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> Apertura porte ore 20:30
> Inizio live 22:15
> Ingresso 13€ + d.p. / in cassa 15€
> Tessera AICS obbligatoria (?8€)
> Prevendite autorizzate:
Ticketmaster – www.ticketmaster.it
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LOCOMOTIV CLUB – venerdì 5 aprile 2019 – Una serata di black music tutta da ballare! Hip Hop, Soul, Funk, R’n’B e molto altro! Beyoncè e Jay Z, Michael Jackson e Prince, la Disco degli anni ’70 , Tupac, Notorius, Kendrick Lamar, Rihanna, un pizzico di Jamaica e pezzi da cantare a squarciagola
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venerdì 5 aprile 2019
Get Down – The Party! Locomotiv Club – Bologna
Il grande ritorno a Bologna
Get Down – The Party
Ingresso 5€ con tessera AICS
Una serata di black music tutta da ballare! Hip Hop, Soul, Funk, R’n’B e molto altro! Beyoncè e Jay Z, Michael Jackson e Prince, la Disco degli anni ’70 , Tupac, Notorius, Kendrick Lamar, Rihanna, un pizzico di Jamaica e pezzi da cantare a squarciagola un vortice che ti porterà dallo studio 54 fino ai giorni nostri!
Con una scenografia e dei video che vi faranno immergere nello spirito del GET DOWN…preparate le scarpe comode, si ballerà tutta la notte!
DJ
Chiskee
Goldsmith
PLUS Video, Art, Maxi Hardcover & more!
Ti piacerebbe ascoltare una canzone? Posta la tua song a tema Get Down in bacheca!
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LOCOMOTIV CLUB – venerdì 29 marzo 2019 – aftershow by ClubSmokas
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venerdì 29 marzo 2019
Cor Veleno – Lo spirito che suona tour @Locomotiv Club – Bologna
Zamboni53 Store presenta:
Venerdì 29 Marzo – LOCOMOTIV CLUB Bologna
COR VELENO – Lo spirito che suona tour 2019
aftershow by ClubSmokas
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> Apertura porte ore 21.00
> Inizio live 22:00
> Ingresso 12€ in cassa
> Ingresso 10€ con biglietto Tattoo Expo Bologna
> Tessera AICS obbligatoria (8€)
> Mediapartner: BUGzine – TATTOO EXPO BOLOGNA 2019
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LO SPIRITO CHE SUONA
Un album nato dal desiderio di rendere omaggio all’amico e compagno Primo e al suo talento prematuramente scomparso, in cui si conserva il testamento di un’intera generazione di rapper e si consacra la storia di un genere.Il sound e le rime di @Squarta e Grandi Numeri si arricchiscono delle voci e della collaborazione di vecchi e nuovi colleghi, musicisti e artisti quali Danno Colle Der Fomento, Coez, Gemitaiz, MezzoSangue, Johnny Marsiglia, MadMan, Marracash, Giuliano Sangiorgi, Roy Paci, Adriano Viterbini dei BUD SPENCER BLUES EXPLOSION
BIO
Cor Veleno sono un gruppo tra i più influenti e prolifici del rapitaliano, costituito da Squartae irapperPrimo e Grandi Numeri.La band nasce a metà degli anni novanta.La loro prima canzone ufciale è “21 TYSON”. La traccia ottiene unnotevole riscontro a livellounderground. Successivamente al riscontro ottenuto dalle prime canzoni, aprono i live di moltissimi artisti americani, tra i qualiDe La Soul, Wu-Tang Clan, The Game e Busta Rhymes.Nel 2002 debuttano con il loro primo album, dal nome emblematico“Rock ‘n’ Roll”.Riguardo alla scelta del titolo dell’album, il trio riferisce di averlo scelto in quanto l’hip-hop nel mondo, iniziava a farsi strada da semplice fenomeno musicale a vera e propria rivoluzione culturale. Esattamente come il Rock’n’Roll cinquant’anni prima.Alcuni dei brani del disco vengono pubblicati per la colonna sonora del film“Ultimo stadio”, opera prima del registaIvano De Matteo (Gli equilibristi). L’album della svolta è “Heavy Metal” (2004), ideale prosecuzione del loro primolavoro, che li fa conoscere al di fuori della scena rap e li porta a suonare in tutto il paese.Nellostesso anno esce“Bomboclat”, pubblicato a nome Primo & Squarta, al quale prende parte anche il terzo componente del gruppo, Grandi Numeri, assieme al gotha della scena rap romana e milanese (Danno dei Colle der Fomento e iClub Dogo).Nel 2005, per la prima volta, l’hip-hop tricolore partecipa in Germania allo Splash! Festival (equivalente del Rototom Festival per il Reggae) con i Cor Veleno che, come unici rappresentanti del rap italiano, calcano la stessa scena di artistidel calibro deifrancesi Saïan Supa Crew e di vere e proprie leggende del rap, come Dilated Peoples (Evidence & Rakaa),Smif-n-WessuneNas.Dopo aver lavorato con loro in unajam sessionin studio di registrazione,Jovanottili vuole come gruppo spalla per il suo tour, afdandogli l’ apertura dei suoi concerti.Dalle session nello studio di Cortona, nasce, tra gli altri, il brano“Cose pericolose”, presente nell’edizione speciale dell’album di Jovanotti“Buon sangue”. Nel 2005 sono stati il gruppo di apertura per le date italiane di50 Cent, e per iLinea 77, Gogol BordelloeManu Chao.All’inizio del 2006 firmano un contratto perSony Music, con la quale pubblicano il terzo disco ufciale del gruppo dal titolo“Nuovo Nuovo”. Tra gliospitiRoy Paci, Tormento ed Amir.
Il disco si propone come una sorta di manifesto musicale per una generazione che ha sdoganato il rap in Italia, ed è ormai pronta per il grande salto verso un pubblico più vasto.Difatti, tra il 2007 e il 2008 partecipano ai live diRoy Paci, col quale scrivono la canzone”Tango Mambo Jambo”, primo esempio di fusione rap balcanica-mariachi italiana,presente sull’album“SuoNoGlobal”.Nel 2008 esce l’attesissimo secondo album di Primo & Squarta,“Leggenda”, disco che per stessa ammissione degli autori, viene scritto in una settimana e realizzato nell’arco di un mese. Dall’album vengono estratti i singoli“Sotto Shock”,“Spigne”e“Rock’n’roll Gangsta”.Il 2 luglio 2009 inizia a circolare in rete un brano intitolato“L’imbastita”, mentre il 10 agosto pubblicano suYouTubeil videoclip del brano“Falso”, a cui ha fa seguito l’EP“Pace armata”, uscito il 17 dicembre per il download gratuito. Dal 7maggio 2010 è in rotazione in tutte le radio”L’odore del mare,” singolo apripista dell’album “Buona pace”.Sempre nel 2010 partecipano alle riprese del film di Aureliano Amadei “20 sigarette”, tratto dal romanzo “20 sigarette a Nassiriya”(presentato fuori concorso alla 67ªMostra internazionale d’arte cinematograficadiVenezia) in un cameo, dove interpretano loro stessi. Nel dicembre 2010 esce il terzo albumdi Primo & Squarta, forse il più maturo, intitolato“Qui è selvaggio”. Tra le tracce più importanti, la canzone “Cantano tutti”, ritratto crudo della vicenda che vede l’insabbiamento circa la morte di Stefano Cucchi.Nel luglio 2012 Primo Brown pubblica per l’etichetta L’atlantide l’album“Fin da bambino”assieme aIbbanez e Ill Grosso.A maggio 2014 esce il disco “El micro de oro”, nato dall’amicizia tra Primo e Tormento. Il primo singolo è “mantenere”, prodotto da Squarta. Come ospiti dell’album Coez e Salmo.Nel mese di settembre 2014 Primo Brown ha annunciato il proprio ritiro dalle scene musicale a causa di problemi di salute, gli stessi che lo hanno portato alla morte nella notte tra il 31 dicembre 2015 e il 1º gennaio 2016. Il senso di commozione che pervade gli ammiratori dell’artista venuto a mancare prematuramente, si traduce in innumerevoli segnali d’afetto sui social da parte di tantissimi rapper, cantanti e colleghi musicisti, e in diverse manifestazioni musicali in tutto il paese. Il mese di luglio 2016, i rapper Grandi Numeri e Danno dei Colle der Fomento pubblicano assieme a Squarta il brano “A pieno titolo”, in omaggio a Primo, presente nella canzone con una strofa postuma. il 26 ottobre 2018, i Cor Veleno pubblicano il nuovo album intitolato “Lo Spirito che suona”.
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LOCOMOTIV CLUB – venerdì 22 marzo 2019 – James Holden ha registrato il suo terzo album assieme alla sua band recentemente implementata, ed è uscito sotto il nome di James Holden & The Animal Spirits il 3 novembre per la sua etichetta Border Community.
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venerdì 22 marzo 2019
James Holden & The Animal Spirits live at Locomotiv Club
James Holden & The Animal Spirits live
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> Apertura porte ore 21:00
> Ingresso 20€
> Tessera AICS obbligatoria (8€)
(http://www.locomotivclub.it/tesseramento/)
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James Holden ha registrato il suo terzo album assieme alla sua band recentemente implementata, ed è uscito sotto il nome di James Holden & The Animal Spirits il 3 novembre per la sua etichetta Border Community. E’ la prima uscita full length di Holden dal criticamente acclamato “The Inheritors” del 2013, che ha raggiunto la top-twenty fra gli ‘Album of the Year’ di FACT, MOJO e Clash, ha raggiunto la seconda posizione su Loud & Quiet e Resident Advisor l’aveva decretato disco dell’anno. La band – composta dai collaboratori di lunga data Tom Page (RocketNumberNine) e Etienne Jaumet, nonché da Marcus Hamblett, Liza Bec e Lascelle Gordon – ha inizialmente condiviso il singolo “Pass Through The Fire”, coi suoi poliritmi implacabili, elastici e ipnotici nati dal viaggio di Holden nel 2014 in Marocco per lavorare con la leggenda della musica Gnawa Maalem Mahmoud Guinia.
Una corsa sfrenata che unisce il caratteristico vigore melodico propulsivo del suo sistema di sintetizzatori modulari realizzati su misura con un improbabile cast di ottoni, fiati e percussioni dal vivo. Il viaggio psichedelico di The Animal Spirits è sicuramente il lavoro più ambizioso dell’eterno outsider Holden, ma anche il più diretto e accessibile. I leader leggendari delle jazz band Don Cherry e Pharoah Sanders hanno dato l’ispirazione per cercare di creare “qualcosa tipo una jazz band spirituale che suona musica folk / trance”.
Questa inebriante miscela di elettronica e acustica è nata durante l’estate calda e appiccicosa del 2016 sotto la direzione del leader della band, Holden, nel suo studio Sacred Walls a Londra ed è stato registrato dal vivo in una stanza insieme in singole riprese, senza sovraincisioni.
Nato dalla pura gioia sfrenata dell’esibizione dal vivo, il terzo album dell’artista Holden, “The Animal Spirits”, è il culmine di una radicale trasformazione, poiché l’ex pioniere della rivoluzione della computer music dei primi anni duemila è rinato come musicista dal vivo e leader di una band. Abbracciando la tradizione di trance Gnawa in Marocco e riconfezionando i toni sfacciati della trance pura nell’accogliente formato di jazz band spirituale, “The Animal Spirits” può anche essere visto come una specie di anello di congiunzione con il passato trance di Holden, solo che ora il suo focus è sulle evoluzioni parallele delle tradizioni popolari di tutto il mondo e dei loro effetti ipnotici sul cervello. Il celebre dj Holden ha ufficialmente appeso le cuffie al chiodo per concentrare la sua attenzione nell’impostazione di un nuovo standard per le performance elettroniche dal vivo, e si prepara a portare il suo nuovo collettivo musicale in giro per il mondo.
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LOCOMOTIV CLUB – venerdì 15 marzo 2019 – Nada presenta il suo nuovo album di inediti in uscita il 18.01 con uno spettacolo dal vivo in full band totalmente rinnovato.
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venerdì 15 marzo 2019
Nada 15.03 Bologna – Locomotiv
Nada Malanima
15.03 – LOCOMOTIV CLUB Bologna – Bologna
> ingresso 20€
> tessera AICS obbligatoria (8€)
È UN MOMENTO DIFFICILE, TESORO (album):
https://open.spotify.com/album/0hvTZwuVlF2V71zgXyrW9G
DOVE SONO I TUOI OCCHI (videoclip):
https://www.youtube.com/watch?v=_LPgTzucH88
Nada presenta il suo nuovo album di inediti in uscita il 18.01 con uno spettacolo dal vivo in full band totalmente rinnovato.
S’intitola “È UN MOMENTO DIFFICILE, TESORO”, il nuovo disco di inediti di NADA, in uscita il 18 gennaio 2019 per Woodworm Label / distr. Artist First.
Il nuovo lavoro discografico vede il ritorno alla produzione di John Parish (già produttore di PJ Harvey, Eels, Giant Sand, Afterhours ed altri), che torna al fianco di Nada dopo lo splendido lavoro fatto nell’album “Tutto l’amore che mi manca” (2004).
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LOCOMOTIV CLUB – venerdì 8 marzo 2019 – Capibara ha sempre mostrato sin dall’inizio del suo percorso musicale una visione unica, coniugando slanci ritmici rivolti al futuro con una personalissima sensibilità pop sperimentale. ..
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venerdì 8 marzo 2019
Capibara + Sxrrxwland live at Locomotiv Club | Bologna
Capibara + Sorrowland live
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> Apertura porte ore 21:00
> Inizio live ore 22.00
> Ingresso 10€
> Tessera AICS obbligatoria (8€)
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CAPIBARA
Capibara ha sempre mostrato sin dall’inizio del suo percorso musicale una visione unica, coniugando slanci ritmici rivolti al futuro con una personalissima sensibilità pop sperimentale. Dopo aver pubblicato un album, un mixtape, e dato vita a svariati singoli, remix e collaborazioni che lo hanno portato a suonare in numerosi club e festival di settore, arriva ad un importante punto di sintesi: “OMNIA”, il suo nuovo album, in uscita per La Tempesta International.
Anticipato da singoli come “Fantino” e “Santa Roma”, il disco, che vede al banco del mix Paolo Baldini (DubFiles, Mellow Mood, Africa Unite, TARM, etc.), si presenta, già dalla scelta fotografica in copertina, come una finestra da cui poter osservare, in ogni sua più piccola sfaccettatura, le componenti della personalità di Capibara.
“”OMNIA” nasce dall’idea che l’uomo è il risultato dell’ambiente in cui vive. Ognuno di noi è il frutto di dove è nato, di dove e con chi è cresciuto: l’ambiente passivo (quello che viene imposto dalla nascita, dalla scuola, dal lavoro) e l’ambiente attivo (quello a cui l’individuo sceglie attivamente di partecipare): cresciamo con questo contrasto tra le cose che scegliamo e le cose in cui ci ritroviamo. Entrambi questi ambienti hanno influenza su tutti, così come su di me.
Sono cresciuto ascoltando hip hop in una città in cui per riflesso assorbivo anche il culto della techno. E, contemporaneamente, sono stato sempre influenzato dai ritmi della dancehall e del reggaeton, che sia dai club che dalla strada mi entravano fin dentro casa. “OMNIA” è quindi il risultato dei miei ascolti, delle mie ricerche, delle mie passioni, ma anche delle mode degli altri, degli ambienti degli altri, delle volontà degli altri, che ho finito più o meno implicitamente per assorbire. Per certi versi, “OMNIA” non è strettamente una mia fotografia, quanto un ritratto di come vivo la mia generazione”.
“OMNIA” si presenta quindi come un disco che trasmette il suono del tempo e dello spazio in cui il suo autore l’ha concepito. Consolidato da featuring importanti, come quello con il duo peruviano Dengue Dengue Dengue, la presenza ormai stabile dell’mc domenicano Maldonado e quella delle nuove rivelazioni trap Sxrrxwland, si muove sul tracciato di un’elettronica “liquida”, un post-post-dub in cui si ritrovano schegge di riddims giamaicani e latini, frammenti di bassmusic inglese e fantasmi techno in odore di rave culture. Un album destinato a segnare un punto importante nel percorso di un’artista che oggi, per carattere, sensibilità e approccio, ha pochi altri epigoni.
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SORROWLAND
Sxrrxwland (anche noto come “Sorrowland” o “Six Row Land”) è un collettivo artistico formato da Osore (producer), Gino Tremila (creative director, seconda voce) e Giovanni Vipra (voce, autore). La “Land” porta avanti un costante lavoro di ricerca e sperimentazione sia in campo musicale che visuale. Arti visive, fotografia, fashion design e video making sono difatti parte integrante del progetto. Il nome Sxrrxw-Land incarna la versatilità espressiva che contraddistingue il trio: un nome che indica un luogo, più che un collettivo. La produzione, iniziata nel 2017 con tre singoli (Pillole, Sirene, Paranoie) è culminata a fine 2018 con il lancio dell’EP “Buone Maniere Per Giovani Predatori”, pubblicato per Asian Fake e considerato tra i migliori prodotti di band emergenti da svariate riviste di settore. I due estratti dell’EP, “Cattedrale” e “Facebook” sono stati apprezzati da pubblico e critica anche grazie ai rispettivi video: un vero e proprio statement dell’estetica Sxrrxwland e della capacità del collettivo di trasformare la musica in immagini. Nel 2019 esce “Cassandra”, una traccia in collaborazione coi producer capitolini Frenetik&Orange che viene pubblicato sul loro album accanto a nomi come Achille Lauro, Coez, Carl Brave & Franco126, Noyz Narcos, Gemitaiz e altri. Il crossover avant-pop/emo di Sxrrxwland si presenta come una delle proposte più innovative e in grado di catturare l’interesse di un pubblico eterogeneo, che spazia da quello trap a quello elettronico e indie.
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LOCOMOTIV CLUB – sabato 2 marzo 2019 – Inizia così, con un conto alla rovescia, la nuova avventura dei Giardini di Mirò, vera e propria leggenda della musica indipendente italiana che si appresta a pubblicare il primo album di inediti dai tempi di “Good Luck” (2012)
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sabato 2 marzo 2019
Giardini Di Mirò live at Locomotiv Club
Giardini di Mirò llive
opening act: Luca Maria Baldini
DIFFERENT TIMES È IL NUOVO ALBUM, IN USCITA A NOVEMBRE PER 42 RECORDS. ASCOLTA IL PRIMO ESTRATTO.
https://www.youtube.com/watch?v=RzlYvPrGhVg&feature=youtu.be
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> apertura porte ore 20:30
> ingresso 12€
> tessera AICS obbligatoria (8€)
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Inizia così, con un conto alla rovescia, la nuova avventura dei Giardini di Mirò, vera e propria leggenda della musica indipendente italiana che si appresta a pubblicare il primo album di inediti dai tempi di “Good Luck” (2012).
Un ritorno in grande stile che parte dal passato e crea un ponte col futuro: dopo quasi 15 anni i Giardini Di Mirò sono tornati a collaborare con Giacomo Fiorenza, il produttore col quale avevano realizzato i loro primi due album (“Rise and Fall of Academic Drifting” e “Punk… Not Diet”), due dischi che fondamentali per la storia e l’evoluzione della scena indie italiana che guardava all’Europa come una possibilità concreta.
Nuova, ma non troppo, è invece la label che pubblicherà il disco, la 42 Records (che si era già occupata della ristampa di “Rise and Fall…), una delle etichette più importanti del panorama nazionale (I Cani, Cosmo, Colapesce, Andrea Laszlo De Simone, Any Other, tra i tanti). Un’equilibrio tra classicità e novità che attraversa tutto il nuovo lavoro, e che ben traspare dalla title track: un viaggio strumentale di circa nove minuti dove il classico sound dei GDM viene screziato di suggestioni inedite e dallo spiccato sapore cinematografico. Un singolo che non ha niente del singolo (assenza di cantato, durata eccessiva, un videoclip che somiglia più a una video installazione) ma che suona come una dichiarazione di intenti.
I Giardini sono tornati e sono tornati sul serio.
Dopo una piccola anteprima all’AMFEST di Barcellona domenica 14 ottobre, i Giardini di Mirò si apprestano a tornare sul palco per una serie di concerti che si preannunciano indimenticabili.
READ MORE:
www.42records.it
https://www.facebook.com/giardinidimiro/?fref=ts
Luca Maria Baldini
Un ponte tra elettrica ed elettronica, Luca Maria Baldini è musicista, sound designer, autore di colonne sonore. Da chitarra e amplificatore a synth e devices senza strappi, senza traumi: tutto può coesistere, niente steccati, nessuna barriera, è facile se sai come farlo. L’ultima fase in ordine di tempo: sonorizzazioni di film in cui l’altro da sé è elemento comune, da “Moon” (2009) a “L’Uomo Meccanico” (1921), quest’ultimo presentato al Robot Festival X. Nuove prospettive audiovisive per reinterpretare il mondo fuori.
BIO
Luca Maria Baldini nasce a Ravenna nel 1985. Musicista, sound designer e artista, si è formato attraverso workshop con personalità come Tommaso Colliva, Hans Zimmer (corso online), Teho Teardo, Massimo Zamboni, Davide Ferrario, Xabier Iriondo e Giardini di Mirò. Ha realizzato colonne sonore per cortometraggi, installazioni e performance. Ha presentato i suoi lavori in gallerie e musei nazionali e internazionali. Con i suoi progetti musicali (In Between, Kisses From Mars e Simona Gretchen) ha suonato in palchi italiani ed europei. È stato selezionato da Soundtracks 2018 (a cura dei Giardini di Mirò) per la sonorizzazione di film muti. Sempre nel 2018 realizza la colonna sonora dei cortometraggi Intercity e Porpora, sonorizza il progetto di video arte Memini e realizza le musiche per il Festival Ibrida.
Nell’estate 2018 realizza la sonorizzazione live del film Moon di Duncan Jones e del cortometraggio Potere del regista inglese Guy Wilson (quest’ultimo in collaborazione con Simone Ricci).
Sempre nell’estate 2018 presenta la sonorizzazione del film L’uomo Meccanico di André Deed (1921) commissionato dal Centro Musica Modena supervisionato da Corrado Nuccini e Tiziano Bianchi.
La stessa sonorizzazione verrà presentata anche al ROBOT FESTIVAL X.
La sua ricerca è focalizzata sull’uso della melodia attraverso la contaminazione di musica elettronica, strumenti analogici e sound design.
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LOCOMOTIV CLUB – domenica 24 febbraio 2019 – I The Lemonheads, dopo dieci anni dalla pubblicazione di “Varshons” tornano in Italia per presentare il loro nuovo album di cover “Varshons II”, in uscita l’8 febbraio su Fire Records
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domenica 24 febbraio 2019
The Lemonheads live at Locomotiv Club | Bologna
I The Lemonheads, dopo dieci anni dalla pubblicazione di “Varshons” tornano in Italia per presentare il loro nuovo album di cover “Varshons II”, in uscita l’8 febbraio su Fire Records
opening act: Karl Larsson (Last Days Of April)
24 febbraio 2019
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Inizio concerti 21:00
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Sono passati dieci anni da Varshons, l’album di cover pubblicato da The Lemonheads, la band esplosa negli anni ’90 del grunge rock e dell’indie americano e diventata popolarissima proprio grazie a una cover, quella di Mrs Robinson di Simon and Garfunkel. Era tempo di un sequel: Varshons 2, prodotto da Matthew Cullen e masterizzato da Howie Weinberg (Beastie Boys, Nirvana, The Ramones), è il seguito ideale di Varshons. Questa volta Evan Dando si misura con personali e originali interpretazioni del repertorio di Nick Cave, Yo La Tengo, The Bevis Frond, Lucinda Williams, John Prine, Eagles e tanti altri ancora.
Un tributo che mostra la maturità artistica di Dando, una delle figure più importanti e amate dell’underground americano, che con questo lavoro si ricollega alle sue radici musicali e a una storia di cui lui stesso è stato protagonista, portando l’arte della cover a nuove vette.
Dopo l’ultimo mini-tour negli USA da solista, Evan Dando e la sua band torneranno in Italia per presentare il loro ultimo album ed emozionare i loro inossidabili fan.
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Karl Larsson (Last Days Of April)
Evan Dando e Karl si sono incontrati per la prima volta nel 2005 quando Evan era in tour in giro per l’Europa. Nel 2008 i Last Days Of April e i The Lemonheads hanno suonato una manciata di show insieme negli Stati Uniti e un paio d’anni dopo hanno registrato la canzone All The Same che è stata rilasciata su Gooey (2010).
Karl aprirà il live dei The Lemonheads il 24 febbraio sul palco del Locomotiv Club!
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LOCOMOTIV CLUB – venerdì 15 febbraio 2019 – “L’abisso” è il 20esimo disco in studio dei Diaframma ed arriva dopo 5 anni dall’uscita del precedente “Preso nel Vortice” del 2013.
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venerdì 15 febbraio 2019
Diaframma live at Locomotiv Club
DIAFRAMMA live
“L’abisso” è il 20esimo disco in studio dei Diaframma ed arriva dopo 5 anni dall’uscita del precedente “Preso nel Vortice” del 2013. Cinque anni in cui Federico Fiumani non è certo stato con le mani in mano, vista l’incessante attività live e l’uscita di raccolte, ristampe e live che sono andati ad impreziosire una discografia che dal loro primo singolo del 1982 conta più di 50 uscite.
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> apertura porte: 20:30
> inizio live ore 22:00
> ingresso 12€
> tessera AICS obbligatoria (8€)
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“L’abisso” è il 20esimo disco in studio dei Diaframma ed arriva dopo 5 anni dall’uscita del precedente “Preso nel Vortice” del 2013. Cinque anni in cui Federico Fiumani non è certo stato con le mani in mano, vista l’incessante attività live e l’uscita di raccolte, ristampe e live che sono andati ad impreziosire una discografia che dal loro primo singolo del 1982 conta più di 50 uscite.
Con “L’abisso” Federico torna a raccontare le sue storie con la sincerità che da sempre lo contraddistingue e a darci la sua prospettiva sui rapporti personali, su quella vita che lo sta portando a varcare la soglia dei 60 anni. Un disco importante per le canzoni che contiene, per il sound maturo che è il marchio di fabbrica del suo alter ego musicale, quei Diaframma che sono oggi l’esperienza più longeva e continuativa della scena musicale indipendente nata in Italia negli anni ’80; un patrimonio musicale che ha ispirato una moltitudine di musicisti nostrani.
Per il sottoscritto “L’abisso” rinnova un rapporto di collaborazione nato trenta anni fa. Nella Firenze degli anni ’80 io con la mia trasmissione a Controradio e con varie collaborazioni, cercavo di vivere la musica nel modo più completo possibile. Seguivo i Diaframma dalla loro nascita e come tanti avevo in “Siberia” uno dei punti di riferimento per la definizione di quello che volevo dalla musica. Avevo intervistato Federico più volte, ci conoscevamo e ci vedevamo in giro ai concerti. Parlavamo poco ma sapevo della sua passione per i Television ed i Ramones e questo bastava.
Mi sorprese la sua proposta di diventare il tour manager dei rinnovati Diaframma. Dopo lo scioglimento e separazione da Miro Sassolini, Federico nel 1989 decise di cominciare a cantare le sue canzoni. Stava prendendo vita “Gennaio”, l’ep che segnava la nuova rotta. Avevo svolto tanti ruoli nel mondo musicale (e ancor più ne avrei svolti successivamente) ma non ero mai stato in tour, non avevo mai vissuto quel tipo di esperienze, come non avevo mai fissato concerti, incassato cachet per conto di altri e risposto a notte fonda alle fans che chiamavano sul telefono di casa dei miei genitori, visto che Federico aveva messo, a mia insaputa, quel numero sui manifesti dei concerti. Fu una esperienza importantissima e molto divertente che poi, grazie alla fiducia che Federico per primo e poi altri ebbero in me, mi ha convinto a mettere da parte quello che avevo studiato e a voler lavorare a tempo pieno con la musica.
Negli anni successivi ho seguito Federico ed i Diaframma nel loro lavoro, ma la cosa che ha influenzato più profondamente il mio percorso professionale è la sua attitudine a gestire e ad avere in mano tutta la sua attività musicale e professionale. Lavorando spesso anche direttamente con gli artisti, mi sono trovato a parlare del ruolo, necessario oggi, di una mentalità “artist-preneur” dell’artista. Federico in questo è stato per me uno dei punti di riferimento più importanti. Non è facile gestire da soli il processo creativo e lo sviluppo professionale della propria carriera. E Federico Fiumani, che festeggia oggi i trent’anni con la sua Diaframma Records, è la Musica Indipendente, la forza, la passione, l’urgenza, la testardaggine, la convinzione, il lato più ruvido, la fragilità e la dolcezza nascosta dell’artista vero.
Io e Federico siamo estremamente diversi caratterialmente e come approccio alle cose; ci lega la musica, la sincerità che ognuno di noi mette a suo modo nelle cose che vive.
Collaborare con lui è sempre molto creativo. E’ stato così anche in passato. Mi ha sempre chiesto molti pareri e poi l’ho visto seguire, sicuro, sempre la sua strada.
Come adesso.
“Federico dovresti scrivere le note stampa per presentare il nuovo disco”.
“Andrea, io credo che un disco debba parlare con la sua musica”.
“Si Federico, ma è importante anche presentare il disco per dare degli spunti su cui parlarne”.
“…. ciao Andre, qui di seguito la presentazione del disco: L’ Abisso perché io fra un anno e mezzo ci finirò dentro, visto che compirò 60 anni… entrerò ufficialmente nella vecchiaia, un abisso dal quale non si esce più. E poi ” L’ abisso ” è quello dove secondo me sta sprofondando l’ Occidente, sempre più schiavo e al servizio della tecnologia e del potere economico.”.
“Bene Federico, che ne dici di partire da questo e raccontare un po’ di più?”
Suona il cellulare.
“Andrea ho pensato che la cosa migliore sarebbe che tu raccontassi qualcosa della nostra collaborazione e perché ti va lavorare per i Diaframma.”
Ecco fatto. Ma adesso come la mettiamo con i social, i like ed il duepuntozero?
(Andrea Sbaragli, A Buzz Supreme)
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2019, Associazioni, Cultura, Musica Locomotiv Club
LOCOMOTIV CLUB – sabato 9 febbraio 2019 – Dopo il successo di “Zama”, i Mòn tornano dal vivo per il tour del loro nuovo album, “Guadalupe”, in uscita il 25 gennaio per Urtovox Records.
LOCOMOTIV CLUB
sabato 9 febbraio 2019
Mòn + Leatherette live at Locomotiv Club | Bologna
Mòn live
Dopo il successo di “Zama”, i Mòn tornano dal vivo per il tour del loro nuovo album, “Guadalupe”, in uscita il 25 gennaio per Urtovox Records.
Opening act: Leatherette
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> Apertura porte ore 20:30
> LEATHERETTE on stage: 21:15
> MÒN on stage: 22:00
> Ingresso 5€
> Tessera AICS obbligatoria (8€)
(http://www.locomotivclub.it/tesseramento/)
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Un collage onirico e trasognato di musiche e parole, che attingono in maniera sempre più originale alle fonti dell’indie pop folk di matrice europea. Per la regia dei suoni e delle registrazioni la band ha scelto di affidarsi alle sapienti mani di Giacomo Fiorenza, veterano delle produzioni indie italiane dai primi anni ‘90 ad oggi, riuscendo così a forgiare in maniera più incisiva il sound di quello che sono oggi i Mòn.
L’album è stato anticipato a dicembre 2018 da un primo singolo, “IX”, e dal suo videoclip realizzato da Marco Brancato.
“Guadalupe” e il suo tour sono stati realizzati grazie al contributo di MIBAC e di SIAE nell’ambito dell’iniziativa “SILLUMINA 2017- Copia privata per i giovani, per la cultura”
BIO
I Mòn nascono a Roma nel 2014. Definiti sin dal loro esordio come una delle band più interessanti e promettenti dell’attuale panorama musicale italiano, i Mòn hanno all’attivo oltre 70 date in Italia e all’estero e la partecipazione a numerosi festival in tutta la Penisola. Il loro primo album, “Zama”, pubblicato a maggio 2017 per l’etichetta Urtovox Records/Supermota è stato accolto con grande entusiasmo dalla critica, che ha parlato di una magnifica rivelazione. Il loro sound mescola post-rock e ambient, elettrofolk e indiepop, in una tavolozza variopinta di suggestioni e armonie, frutto di una caleidoscopica ricerca che ne fa un progetto votato al panorama internazionale dell’alternative rock. Il 29 maggio 2017 è uscito il videoclip di “Fluorescence”, per la regia di Giacomo Favilla. Il 27 dicembre dello stesso anno è stato pubblicato in anteprima su Rockit il loro nuovo video, “Fragments”, per la regia di Marco Brancato e Michele Manca. I Mòn hanno inoltre preso parte alle riprese di un episodio della fiction RAI “Tutto può succedere”, prodotta da Cattleya, in qualità di attori nel ruolo di sé stessi. Il brano “Lungs”, presente nella colonna sonora della serie, fa inoltre parte, insieme ad altri due brani, “Forest of Cigarettes” e “Fragments”, della soundtrack del film di Alessio Lauria “A Mezzanotte”, presentato in numerosi festival cinematografici in Italia e all’estero nel 2018. Il 7 dicembre 2018 è uscito il loro nuovo singolo, “IX”, il cui video è stato illustrato e diretto ancora una volta da Marco Brancato. Il brano ha anticipato l’uscita del loro nuovo album per Urtovox Records, “Guadalupe”.
Media Partner: Staradio
Ascolta “IX” su Spotify:
https://open.spotify.com/album/7IJaPuxRQvGxgwpYhB9gzv
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2018, aics, Associazioni, Cultura, Musica Locomotiv Club
LOCOMOTIV CLUB – lunedì 31 dicembre 2018 – Fratelli bolognesi! – Che emozione, il secondo CAPODANNO DELL’ANNO con voi!
LOCOMOTIV CLUB
lunedì 31 dicembre 2018
AVANZI DI BALERA – Il Capodanno dell’anno – Bologna @ Locomotiv
Fratelli bolognesi!
Che emozione, il secondo CAPODANNO DELL’ANNO con voi!
Quella del Capodanno per noi è una missione, un servizio pubblico, diciamo.
A Torino che ne abbiamo già 7 alle spalle, siamo soliti annunciarlo al grido di “Non vi lasceremo soli neanche quest’anno”
Perché sappiamo quale disagio si cela dietro il capodanno.
Dove vai? Con chi vai? Gli amici in montagna, quelli all’estero, quelli che tornano a casa.
E voi, da soli, in piazza Verdi a lanciare qualche botto e bere lo spumante nei bicchieri di plastica.
Tranquilli!
A voi ci pensiamo noi!
Vi diamo giusto il tempo di mangiare due tortelli a casa e poi di corsa al Locomotiv che faremo festa grande.
Il tutto annaffiato dal Gioco della Love.
LUN 31 DIC
LOCOMOTIV CLUB Bologna
Ingresso 15 € – Riservato ai Soci AICS
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2018, aics, Associazioni, Cultura, Musica Locomotiv Club
LOCOMOTIV CLUB – venerdì 21 dicembre 2018 – Una serata a scopo benefico a favore della AID ( Associazione Italiani Disabili) , a cui andrà devoluto l’incasso, con la partecipazione dei Matrioska , che presentano il nuovo album ” Bugie” e con special guest gli Urban Fight
LOCOMOTIV CLUB
venerdì 21 dicembre 2018
Matrioska “Bugie Tour 2018” Live+ Urban Fight @Locomotiv Club
AID ( Associazione Italiana Disabili) & ROCKNROLLA EVENTI
presentano:
MATRIOSKA ” Bugie Tour 2018″ live
special guest : Urban Fight
dj set ska/punk/ rock con Devil Dj
Una serata a scopo benefico a favore della AID ( Associazione Italiani Disabili) , a cui andrà devoluto l’incasso, con la partecipazione dei Matrioska , che presentano il nuovo album ” Bugie” e con special guest gli Urban Fight.
Ska , Punk e Rock Alternativo si fondono per una buona causa.
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> apertura porte ore 20:30
> live 21:15 Urban Fight
> live 22,15 MATRIOSKA
> dalle 23,30 Dj set con Devil ( ska – punk – rock)
> ingresso 10 EURO al box office
> tessera AICS 2018 – 2019 obbligatoria (8€)
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AID -Associazione Italiana Disabili :
Informazioni
AID è un’associazione di promozione sociale che nasce dall’incapacità del mondo politico di risolvere le esigenze delle persone disabili, che raccoglie fondi creando eventi di ogni genere, unendo il divertimento alla partecipazione sociale.
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MATRIOSKA:
Biografia
* 1996/1997:
I Matrioska nascono dall’incontro tra Antonio Di Rocco “Rocco” e Matteo Spada. L’intento è da subito quello di proporre musica ballabile, che mischi pop, rock, punk e ska, rigorosamente in italiano. Il riscontro è immediato: le prime esperienze live confermano le qualità artistiche della band e registrano un crescente interesse da parte del pubblico di settore. Gli albori del progetto Matrioska confluiscono in una tape autoprodotta, divenuta ben presto “introvabile”. Le esibizioni dal vivo si moltiplicano: tra queste spicca senz’altro il felice debutto al Palavobis di Milano nel luglio del 1998. Lo stile di questo periodo proposto da Antonio Di Rocco e la sua band è uno ska/pop/rock energico e coinvolgente. La band suona in tutti i più importanti locali milanesi e dell’hinterland. Viene alla luce un nuovo ed atteso prodotto discografico: esce il cd singolo “Can che abbaia divora”. Verso la fine dell’anno, i Matrioska suonano al Salone della Musica di Torino e debuttano in Svizzera e in Francia.
*1999:
Oltre 200 concerti tra centri sociali e festival in tutta Italia. Il gruppo è ormai una delle realtà più interessanti del panorama rock indipendente italiano. A maggio esce il disco d’esordio “Passi se è la prassi” e la prima release ufficiale dei Matrioska entra subito nella classifica Borsa Indies del mensile Musica & Dischi, suscitando l’interesse di radio locali e nazionali che trasmettono il singolo “Veritiero Gionatta”.
*2000:
L’anno della consacrazione. In marzo i Matrioska partecipano alla trasmissione radiofonica Patchanka su Radio Popolare Network. L’etichetta discografica Sonora, la stessa che si occupa di Roberto Vecchioni, decide di produrre anche l’emergente band milanese.
Il professore-cantautore inoltre ospita i Matrioska nel suo tour “Canzoni e Cicogne” per una ventina di date in giro per l’Italia. A fine anno, nel corso di una memorabile esibizione in Piazza Duomo a Milano, Antonio Di Rocco duetta con il premio Nobel Dario Fo.
*2001:
Esce il nuovo attesissimo disco dal titolo “Stralunatica”. La presentazione della nuova fatica discografica avviene al Rolling Stones di Milano, davanti a duemila persone. La matrice pop e punk è sempre più consistente, anche se si intravede una più matura convergenza verso sonorità più eterogenee, a conferma dell’ormai prossima acquisizione di uno spessore musicale più marcato. La forte partecipazione di pubblico in tutta la penisola porta la band ad un incessante e proficuo periodo di performances live.
*2002:
In aprile esce il video del singolo “Che velocità”, trasmesso in esclusiva da All Music. La risposta del pubblico è immediata e calorosa, al punto che i Matrioska si vedono “costretti” a tornare on the road per un nuovo tour, che si protrae ininterrottamente fino alla fine di luglio. In ottobre esce “La domenica mattina”, il terzo disco ufficiale, interamente autoprodotto dagli stessi Matrioska. Il video del brano che dà il titolo all’album rientra nella classifica di All Music Charts. Ricomincia un altro tour nazionale che si prolunga per tutto il 2003.
*2003:
In maggio esce “Non voglio più”, il secondo video estratto da “La domenica mattina” e raggiunge subito il quinto posto della Charts di All Music. In estate i Matrioska partecipano al Tora Tora Festival.
*2004:
I Matrioska ritornano in scena con il quarto disco, “La prima volta”, anche questo autoprodotto e anche questo coronato da un lungo e fortunato tour promozionale.
*2005-2006:
Prosegue l’attività live dei Matrioska che, per onorare i loro primi 10 anni di carriera artistica, decidono di pubblicare un disco live disponibile nei negozi da aprile del 2006 con il titolo “Lo strano effetto che fa”. Il lavoro è anticipato dal singolo “Partita di pallone”, di cui viene realizzato anche un videoclip. Il disco, dopo quattro album ufficiali all’attivo e un curriculum di tutto rispetto, contiene una scaletta composta dai maggiori successi della band in versione live e dalle nuove versioni realizzate in studio dei brani “Partita di pallone” e “L’arca di Noè”, brani già contenuti in “Passi se è la prassi”. Il conseguente tour parte il 29 aprile del 2006 all’Alcatraz di Milano e conferma il grande affetto del pubblico nei confronti della band milanese che prosegue le sue esibizioni live per tutto il 2007.
*2012:
I Matrioska lavorano al loro quinto album, più sperimentale a livello contenutistico rispetto ai precedenti lavori ma dalle sonorità e dall’impatto tipicamente propri dello stile che ha fatto del gruppo una realtà nazionale di riferimento per chiunque apprezzi il genere punk-rock-ska italiano. In giugno viene pubblicato il singolo “Come mi Vuoi” che anticipa l’uscita del nuovo album.
* 2013:
Esce “Cemento” quinto disco ufficiale della band e inizia il CementoTOUR, che prosegue anche nel 2014
* 2015
in febbraio esce un nuovo lavoro discografico, “Il Bootleg”, in pieno stile anni ’90. Il disco è composto da canzoni eseguite dal vivo presso i “Deposito Zero Studios” nel Gennaio 2014, da provini originali delle versioni, in seguito divenute ufficiali, raccolte negli album “Stralunatica” e “La domenica mattina” ed altre rarissime registrazioni raccolte nel corso degli anni e ritrovate solo adesso in fondo al “cassetto”.
* 2016
“Occhi Mossi” da il titolo al nuovo album dei Matrioska. È ciò che non ha forma, un tempo fotografico sovrastimato, la realtà che non si lascia guardare o non vuol essere vista, il volto privato di uno tra i suoi più importanti sensi. Illusione, attenzione, aspetti in contrasto tra loro, storie. La maniera differente di raccontare qualcosa e qualcuno.
* 2018 Bugie” è il titolo del nuovo album dei Matrioska uscito a Maggio 2018
Link : https://www.facebook.com/matrioskaband/
URBAN FIGHT :
Biografia
Nati nel 1981 gli URBAN FIGHT possono essere considerati tra i primi progenitori del Crossover,senz’altro i primi a proporre del PunkMetal da loro ribattezzato Metallo Urbano, al loro attivo 4 demos e 2 album,e pur non avendo mai avuto um’intensa attivita’ a livello di live riescono a lasciare un ‘impronta nella storia della sottocultura rock bolognese, grazie soprattutto alla loro costante presenza in tutti i movimenti sociali/musicali underground,a testimonianza di questo il loro nome viene citato in piu’ libri riguardanti la storia del Rock in Bologna e dei fenomeni sociologici riguardanti l’insofferenza giovanile dell’epoca. Nel novembre del 2016 pubblicano Bootleg: nove tracce che ripercorrono la storia di Urban Fight dagli anni ottanta ad oggi, riarrangiate e registrate con l’intenzione di mantenere il carattere della band il più possibile intatto e quindi privo di sovrastrutture, quasi una sessione di prove registrata in diretta e da qui la scelta del titolo.
Link: https://www.facebook.com/urbanfight/
AID – Associazione Italiana Disabili
Link: https://www.facebook.com/associazioneitalianadisabili/
Rocknrolla Eventi
Link: https://www.facebook.com/Rocknrolla-Eventi-400830186785885/
Locomotiv Club :
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evento facebook
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2018, aics, Associazioni, Cultura, Musica Locomotiv Club
LOCOMOTIV CLUB – sabato 15 dicembre 2018 – Nitro si avvicina da adolescente alla cultura hip hop. Nel 2012, a diciannove anni, partecipa a “Spit”, la trasmissione di Mtv dedicata al freestyle, e si piazza al secondo posto. Nello stesso anno entra a far parte della crew Machete e diventa …
LOCOMOTIV CLUB
sabato 15 dicembre 2018
Nitro – Show Case tour – live at Locomotiv Club
NITRO – SHOW CASE TOUR
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> apertura porte ore 20:00
> opening on stage: 21:00
> Nitro on stage: 22:00
> ingresso 18€ + d.d.p.
> TicketOne: https://goo.gl/NXoo3Q
> Boxerticket: https://goo.gl/Gz1a63
> UGO: https://ugo.srl/e/3YE
> tessera AICS obbligatoria (8€)
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Nitro si avvicina da adolescente alla cultura hip hop. Nel 2012, a diciannove anni, partecipa a “Spit”, la trasmissione di Mtv dedicata al freestyle, e si piazza al secondo posto. Nello stesso anno entra a far parte della crew Machete e diventa uno dei rapper italiani più seguiti sui social network. A fine ottobre 2012 partecipa a Casus Belli, Ep di Fabri Fibra che lo vede come unico featuring.
Il suo primo album solista, Danger, arriva nel 2013, è targato Machete Empire Records e ottiene presto i consensi di pubblico e critica affermandolo come rapper di punta della nuova scena italiana. Da qui in poi calca sempre più palchi in giro per tutta Italia spesso di fianco ad altri artisti di fama nazionale. Nell’estate del 2014 con la sua crew è uno dei protagonisti del Machete Mixtape vol III, certificato disco d’oro, e del seguente tour sold out.
Nel 2015 Nitro si concentra giorno e notte sul nuovo album, Suicidol (Sony Music), che esce il 26 maggio ed esordisce al primo posto in classifica su iTunes. Il tour estivo tocca tutta Italia facendo registrare il sold out ovunque. Nel frattempo, a fine estate, i primi tre singoli superano le tre milioni di visualizzazioni complessive su YouTube. In autunno, invece, parte il Suicidol Tour, in cui il rapper della Machete esegue per la prima volta dal vivo tutti i brani del disco. Quando si conclude, a inizio 2016 a Milano, con l’ennesimo sold out, i primi quattro singoli di Suicidol hanno raggiunto 6 milioni e mezzo di visualizzazioni complessive su YouTube. Sul palco dei Magazzini Generali, per la data milanese di chiusura, salgono con lui Fabri Fibra, Rocco Hunt, Noyz Narcos, Madman e i membri della Machete crew.
A maggio 2016 esce, sempre per Sony Music, Suicidol – Post Mortem, l’edizione speciale di Suicidol contenente cinque inediti prodotti da Low Kidd e Dj Slait. Suicidol viene così certificato disco d’oro dalla FIMI. È l’occasione per partire per un’alta serie di date dal vivo e di instore. Nel frattempo i singoli di Suicidol superano 30 milioni di views su YouTube che vanno sommate a quelle dei video estratti da Suicidol – Post Mortem. Nel 2017, invece, Pleasantville viene certificato disco di platino e Rotten disco d’oro. Altri singoli in cui Nitro figura come ospite raggiungono certificazioni importanti dalla FIMI: Trankilo di Vegas Jones è disco di platino, Title? di Salmo e Mob di Lazza sono dischi d’oro. E mentre riceve tutti questi riconoscimenti, Nitro si chiude di nuovo in studio per produrre nuova musica. Così a inizio 2018 pubblica Infamity show, il primo singolo del suo nuovo album per Sony Music, No comment che, pur conservando un’impronta underground, oltre a battere il record di streaming italiano di un singolo album in 24 h su Spotify, dopo una settimana è primo nella classifica FIMI e dopo tre settimane è certificato disco d’oro. Un exploit che porta Nitro a fare un lungo e affollato instore-tour e a registrare continui sold out durante il ‘No comment – spring tour’.
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