No a tagli Rimborsi per Sport Dilettantistico
“Se e’ vera la notizia apparsa da qualche giorno su Italia Oggi e ripresa dall’agenzia di stampa del Coni secondo cui i tagli contenuti nel decreto Irpef comprenderebbero anche una riduzione della franchigia Irpef da 7500 a 2000 euro sui rimborsi forfettari previsti per gli sportivi dilettanti, e per…
No a tagli Rimborsi per Sport Dilettantistico
“Se e’ vera la notizia apparsa da qualche giorno su Italia Oggi e ripresa dall’agenzia di stampa del Coni secondo cui i tagli contenuti nel decreto Irpef comprenderebbero anche una riduzione della franchigia Irpef da 7500 a 2000 euro sui rimborsi forfettari previsti per gli sportivi dilettanti, e per di piu’ con effetto retroattivo dal 1 gennaio 2014, questo costituirebbe un grande colpo per le societa’ dilettantistiche e tutto il mondo dello sport”. Lo dichiarano in una nota congiunta il vicepresidente dei deputati di Scelta Civica e consigliere nazionale del Coni, Bruno Molea e il deputato del Pd, Filippo Fossati.
“Fra le spese fiscali tagliate c’e’ anche la soglia fissata dall’art. 69 comma 2 del Tuir che stabilisce, come indennita’ di trasferta, rimborsi forfettari, premi e compensi erogati per attivita’ sportiva dilettantistica. Questo colpirebbe soprattutto gli atleti e in generale tutti i collaboratori di associazioni sportive dilettantistiche i quali, con riferimento alle proprie prestazioni, non regolate da un rapporto di lavoro dipendente, percepiscono compensi inquadrati dal fisco come redditi diversi”, spiegano i due deputati.
“Ancora una volta- aggiungono i deputati- si attinge dal mondo della promozione sportiva e delle societa’ sportive per fare cassa in modo indiscriminato e senza una preventiva consultazione. Da troppo tempo le societa’ sportive sono sotto tiro, vedi i controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate, vedi il caos creato dai certificati penali a carico delle stesse non piu’ tardi di qualche settimana fa”.
“Pur riconoscendo l’effettiva necessita’ di questo governo di fare cassa non si puo’ continuare a penalizzare il mondo dello sport di base, gia’ di suo in grande crisi anche per la mancanza ormai totale di sponsor che lo sostengono. Ci auguriamo che sulla cosa ci siano margini di trattativa e ci impegniamo sin d’ora pertrovare soluzioni alternative piu’ eque”, concludono Molea e Fossati.